Un’opportunità per dialogare con il creatore di Vincenzo Malinconico, l’avvocato squattrinato, precario, pasticcione ma anche anti eroe, fine osservatore della vita, pensatore moderno e beffardo, comico e così tortuoso da essere convincente.In “Divorziare Con Stile”, quarto romanzo di Diego De Silva che ha come protagonista Malinconico, ci si trova alle prese con una causa di separazione su un tema che è di grande attualità: l’adulterio. Però in questo caso virtuale.
Ancora oggi la Cassazione non ha risolto una domanda di fondo, ovvero se il tradimento esclusivamente tecnologico possa essere causa motivante di separazione. Eppure, se andiamo in un’aula di tribunale il giorno delle separazioni, scopriamo che quasi sempre il materiale probatorio è raccolto sui social media.
Prosegue il viaggio alla scoperta della complessità di Malinconico e del suo mondo che ha le tinte del semi felice, del semi vincente, dell’avvocato che è entrato in empatia con ciascuno dei suoi lettori perché c’è qualcosa di Vincenzo Malinconico in tutti noi.Diego De Silva, scrittore, giornalista e sceneggiatore, è nato a Napoli nel 1964. Il suo primo romanzo, “La donna di scorta” (1999), è stato finalista al Premio Montblanc; “Certi bambini” (2001) è stato invece selezionato per il Premio Campiello e “Non avevo capito niente” (2007), finalista al Premio Strega, è valso all’autore il Premio Napoli.
Da “Certi bambini”, la crudele storia di un ragazzo di strada assoldato come killer dalla camorra, nel 2004 è stato tratto l’omonimo film diretto da Andrea e Antonio Frazzi, vincitore di numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, fra i quali il Gran Premio della Giuria al Giffoni Film Festival e due David di Donatello.
Molti suoi racconti sono apparsi in varie antologie Einaudi e la sua pièce teatrale “Casa chiusa” è stata pubblicata insieme a testi di Valeria Parrella e Antonio Pascale nel volume “Tre Terzi” (2009).
Tra i suoi ultimi romanzi si ricordano: “Terapia di coppia per amanti” (2015) che è un film ora nelle sale con Ambra Angiolini, Piero Sermonti e Sergio Rubini di cui l’autore ha scritto la sceneggiatura e “Divorziare con stile” (2017).
I suoi libri sono tradotti in Inghilterra, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Portogallo e Grecia.
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