La novità di Airbnb
In un periodo storico come questo, in cui quarantena e isolamento hanno bruscamente interrotto le nostre abitudini e diversi settori industriali. Il turismo che è il settore che forse ne sta soffrendo di più. Il Coronavirus non ha interrotto però la voglia di viaggiare e di scoprire, motivo per cui Airbnb scende in campo intraprendendo una strada alternativa. Airbnb lancia le Esperienze Online di viaggio, con l’intento di essere un aiuto per combattere l’isolamento e dagli agli host la possibilità di sviluppare nuove forme di business alternative nonostante l’azzeramento delle prenotazioni. Il tutto senza che nessuno lasci la propria casa. Si tratta, a tutti gli effetti, di viaggi virtuali per sperimentare in prima persona esperienze inedite e immersive.
“Per Airbnb è un periodo particolare. L’impatto della pandemia sulla vita di tutti noi e sulla community è stato enorme – spiega Federica Calcaterra, responsabile delle pr per l’Europa del Sud – il nostro primo pensiero è stato quello di poter dare un supporto con quanto abbiamo a disposizione. Da quella preoccupazione è nato il primo progetto destinato a medici e infermieri trasferiti in giro per l’Italia o impossibilitati ad alloggiare con la propria famiglia. Il tutto raccogliendo gli input della community che ha messo a disposizione gratuitamente o a tariffe calmierate molti appartamenti. Al momento sono disponibili oltre 4mila case con più di 700 richieste di alloggio ricevute dagli operatori sanitari, e di abitazioni ne servono altre”.
Business al centro
Dopo l’iniziativa per chi lavora in prima linea contro il virus, la piattaforma è tornata a riflettere su come tutelare, almeno in parte, il proprio business: “Abbiamo raccolto proposte e inviti degli host. Dovevamo pensare a cosa fare per mantenere il cuore del business ma anche della missione: far sentire le persone a casa da ogni parte del mondo – aggiunge Calcaterra – proprio da questa esigenza sono nate le Esperienze online. D’altronde nella storia di Airbnb non sono mancati forti cambiamenti di prodotto, dall’introduzione dei pagamenti online alla creazione di un rapporto di fiducia fra sconosciuti. Anche se la situazione attuale è oggettivamente inedita”.
L’azienda ha adattato le sue “Esperienze” lanciate nel 2016 a una serie di proposte completamente online, da seguire in videocall. Ad oggi le esperienze sono circa 50 da diversi paesi del mondo (5 da host italiani) e in diverse lingue. Il tutto per un prezzo variabile da 1 a 40 euro. Meditazione con la pecora, lezioni di cucina marocchina, sessioni di danze irlandesi e spettacoli di magia, queste sono alcune delle 50 esperienze Online disponibili.
Come accedere ad “Esperienze”
Chiunque voglia partecipare può effettuare la prenotazione attraverso la pagina dedicata all’esperienza selezionata. Quando la prenotazione è andata a buon fine l’ospite riceverà un link alla piattaforma di videoconferenze Zoom, con cui Airbnb ha collaborato nelle ultime settimane per ottimizzare il sistema. Ci si connette per prendere parte all’attività, insieme alle indicazioni necessarie e ai materiali da procurarsi per viverla al meglio. Se c’è da cucinare bisognerà fare la spesa giusta, per esempio, se si tratta di sport e allenamenti procurarsi delle attrezzature di base e così via. Ovviamente la sessione è protetta da password.
La nascita dell’idea
“L’idea è nata proprio in Italia, poco tempo fa. Abbiamo la fortuna di avere una comunità di host di esperienze molto proattiva e creativa – spiega Caterina Manzi, responsabile delle esperienze per il nostro paese e il Sud-Est Europa che ha coordinato la selezione a livello globale – ci siamo confrontati online e abbiamo chiesto loro le idee. Una di queste è stata appunto quella di creare delle esperienze online. Nel 2016, al lancio delle attività tradizionali, avevamo puntato sulla costruzione di un profondo legame fra la natura locale dell’esperienza e i viaggiatori. Come preservare questo ingrediente umano? Il desiderio di conoscere nuove culture ed entrare in contatto con chi è in altre parti del mondo rimangono. Così abbiamo tuttavia identificato alcuni criteri qualitativi, per diversificarle da tutto il resto che si trova oggi su internet. Si deve per esempio trattare di esperienze offerte da host esperti e molto qualificati. Questi condividono una passione che conoscono molto bene e in grado di creare una forte connessione con i propri ospiti”.
“Non abbiamo ancora dei piani a lungo termine, stiamo cercando di capire come si evolverà la situazione – conclude Calcaterra sul futuro di Airbnb – partiamo da queste esperienze che allargheremo nelle prossime settimane. Ci auguriamo di tornare presto a viaggiare. Stando alle indicazioni delle autorità le vacanze per luglio e agosto, per esempio, si possono prenotare, e comunque il prossimo passo sarà tornare a incentivare il turismo domestico”.
Ginevra Rota
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