Si legge per pensare, per imparare a sognare e per vivere meglio, sono tantissimi i benefici della book therapy. Ecco perché giorno per giorno dovremmo avvicinarci sempre di più alla lettura; molti di noi hanno scoperto un modo di trascorrere molto tempo a causa dei ripetuti lockdown. La lettura è un rifugio di enorme ricchezza.
Secondo delle ricerche effettuate dall’editore Jenkins Group, oltre il 30% dei diplomati, una volta finiti gli studi superiori, non legge più. Dopo l’Università, i libri spariscono anche dalle scrivanie dei laureati. In Italia una delle ultime indagini ha indicato che il 9,8% delle famiglie, ovvero una su dieci, in casa non ha nemmeno un libro. Questo succede perché associamo i libri alla scuola e al senso del dovere sviluppato nei lunghi anni sui banchi. Tuttavia, per imparare davvero a sentire quest’attività come un piacere, è necessario ritrovare l’autenticità dell’atto di leggere.
La prima regola? Non costringersi a leggere libri che non suscitano il nostro interesse spontaneo. Scegliere libri capaci di stimolare la nostra curiosità è importantissimo dal momento che leggere accende l’entusiasmo e stimola la fantasia: una chiave per entrare in un territorio ignoto.
Leggere aumenta l’empatia
Questa abilità, che si attiva quando entriamo in connessione con gli altri, può essere sviluppata: i libri aiutano infatti ad essere più percettivi. Quando ci immergiamo nelle avventure di un personaggio, ripercorriamo gioie e dolori che appartengono anche alla nostra vita, come all’esistenza di ogni singolo essere umano. Equivale a fuggire in un altro mondo, conoscendo luoghi diversi e lontani, sfiorando l’anima di qualcuno che ha vissuto in un’altra storia, in un’altra parte dell’universo, o forse solo nella fantasia.
È possibile imparare ad amare la lettura?
Secondo me sì, non è detto che chi ha sempre “odiato” leggere durante gli anni della scuola, poi non sia in grado di appassionarsi ad un libro, ad un genere o alla lettura in generale. Accade quando decidiamo di lasciarci coinvolgere entrando in libreria, passeggiando fra i libri e lasciandoci guidare dall’istinto. Leggere è una ginnastica per la mente, ha dunque anche dei grandi benefici, se decidessimo di leggere per mantenere giovane il nostro cervello. Secondo il National Endowement for the Arts chi legge dimostra di essere più rispettoso dell’educazione civica e coinvolto a livello sociale: la lettura combatte lo stress, aiuta a comprendere meglio il mondo, ha effetti positivi sull’ansia e migliora la concentrazione. Per chi non è abituato all’inizio può essere difficile. Siamo abituati a vivere un’esistenza frenetica, sono tantissime le persone che oggi usano ogni momento libero per controllare lo smartphone e siamo spesso inclini a trovare tempo più per gli altri che per i nostri pensieri. È necessario sicuramente uno sforzo iniziale.
“Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni” scriveva Ugo Ojetti, critico d’arte e giornalista. Quando leggi, non c’è nulla di impossibile. Viaggi nel passato e nel futuro alla scoperta di altri mondi, di pensieri segreti, di altri esseri, reali o immaginari, ma altrettanto autentici e vivi. Da recenti indagini scientifiche è emerso che un’esperienza sperimentata attraverso la lettura di un romanzo sul cervello ha gli stessi effetti che un’azione nella vita reale. Oggi viviamo con molta difficoltà il silenzio, perché la nostra mente è abituata ad andare di corsa. Basta un quarto d’ora. L’immaginazione riesce a modificare la vita e se nessuno ci ha spiegato come utilizzarla, ora è tempo di recuperare il diritto di sognare.
Costanza Falco
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