L’emergenza sanitaria mette alle strette le relazioni sociali, soprattutto nei confronti di una parte della popolazione over 80, costretta a rimanere in casa in quanto più vulnerabile. Esistono tantissime applicazioni per i nostri smartphone, tablet o computer che ci permettono di rimanere in contatto con i nostri cari, ma potrebbero essere troppo complesse per i più anziani.
Il progetto
Da questa esigenza nasce Nonny, un dispositivo dedicato agli over 80 e ideato insieme a Sorgenia, per videochiamare i propri cari. Si tratta di un progetto di solidarietà digitale “Resta vicino a chi ami” grazie al quale centinaia di anziani possono cimentarsi in videochiamate e non solo. Quest’ultimo permetterà loro di tenersi in contatto con la propria famiglia, nonostante l’isolamento dovuto all’emergenza sanitaria. Una parte della donazione, inoltre, è stata destinata a case di cura e ad alcuni comuni particolarmente colpiti dall’epidemia. Soprattutto in questo periodo, comunicare con i propri cari in modo semplice e intuitivo diventa una vera e propria priorità.
Le caratteristiche tecniche
Il videotelefono Nonny assomiglia a un portafoglio digitale e permette agli anziani poco avvezzi allo smartphone di contattare i propri famigliari in sicurezza. Si può sfiorare la foto di una persona, sempre disponibile sul display (il tablet non va mai in stand-by) e rispondere automaticamente alle videochiamate.
Tra le novità, ci sono la combinazione di un hardware e di un software disegnato ad hoc e l’intuitività dell’utilizzo e la risposta automatica selettiva. Quest’ultima consente ai famigliari più stretti di attivare automaticamente a distanza il dispositivo permettendone l’utilizzo anche senza che l’interessato debba toccarlo.
Questo il pensiiero del manager milanese Michele Vaccaro, ideatore di Nonny. “E’ un’iniziativa solidale che arriva da un’azienda come Sorgenia che ha voluto dare un contributo concreto alle fasce più deboli facendole sentire meno sole. Con Nonny possiamo abbattere queste distanze e favorire una comunicazione virtuale ma quasi reale”.
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