Ormai tutti siamo consapevoli che mangiare cibo integrale fa bene alla salute. L’integrale fa bene, migliora il nostro organismo senza rinunce. Sostituire i cereali raffinati e i loro derivati con quelli integrali, infatti, fa dimagrire, digerire meglio. Inoltre aiuta a evitare picchi e cali ipoglicemici responsabili degli attacchi di fame fuori pasto.
Dal punto di vista nutrizionale, poi, i cereali integrali sono più ricchi di nutrienti preziosi per l’organismo. Minerali, fibre, vitamine e altre sostanze benefiche che nel processo di raffinazione invece tendono a disperdersi.
Ma occhio alle truffe!
Al momento dell’acquisto leggete con attenzione l’etichetta. Per essere veramente integrali pasta, biscotti e altri prodotti devono essere esclusivamente preparati con farine che non hanno subito raffinazione.
Sulla confezione le si riconosce dalla dicitura “farina integrale” o “100% integrale“.
Favorisce la regolarità e combatte la stitichezza
Il consumo di cibi integrali contribuisce a liberare l’intestino dalle tossine e dalle scorie che se accumulate in eccesso possono favorire l’aumento di peso, il gonfiore e il senso di pesantezza.
Mangiare integrale dimezza la fame
Pasta, biscotti e altri prodotti preparati con farine integrali contengono un maggiore potere saziante rispetto alla versione “bianca” raffinata. L’elevata quantità di fibre aumenta il senso di sazietà rallentando l’assorbimento degli zuccheri e diminuendo la risposta insulinica, responsabile degli attacchi di fame.
Contrasta cellulite, migliora l’intestino e controlla il colesterolo
I cibi integrali contengono buone quantità di potassio e magnesio, due minerali che favoriscono la corretta circolazione sanguigna, contrastando cellulite, buccia d’arancia e gonfiore. I cereali integrali sono ricchi di fibre prebiotiche che favoriscono la moltiplicazione dei batteri benefici che popolano l’intestino. Il tutto agevolando la salute e l’efficienza intestinale, essenziali per mantenersi in forma. Grazie alle fibre di cui sono ricchi, i cibi integrali aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo “cattivo” e ad aumentare i livelli di quello “buono”.
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