Si è conclusa con un successo strepitoso per Encanto Public Relations la 58a edizione del Salone del Mobile a Milano. Grande copertura mediatica per gli allestimenti che abbiamo presentato al Fuorisalone nei 6 giorni di rassegna: “Monochrome Monologue”, la particolarissima esposizione della Korean Craft & Design Foundation, ospitata negli spazi di Superstudio in via Tortona; la riflessione sulla fluidità del colore del futuro di “Tides-Maree”, presentata nel distretto Ventura Centrale dall’azienda coreana Noroo, in collaborazione con gli artisti coreani e danesi Kwangho Lee e Wang & Söderström; “Stories”, un’esplorazione delle qualità del poliuretano espanso flessibile nel mondo del design guidata dall’Aipef (Associazione Italiana di produttori di Poliuretano Espanso Flessibile) attraverso il progetto Poliuretano-è, in mostra al Campus Bovisa (Design) del Politecnico.
“Monochrome Monologue” ha proposto in chiave rivisitata oggetti tipici della vita e della tradizione artigiana sud coreana, realizzati nelle sfumature del tipico inchiostro nero in uso nel Paese, esposti in modo da sembrare sospesi gli uni sopra o sotto o accanto agli altri in un gigantesco quadro d’insieme ispirato a un particolare tipo di pittura della tradizione coreana. Cappelli intessuti con fili d’argento, ventagli dal manico laccato, candelabri di bronzo argentato, vasi di porcellana decorati, scatole in fibra di bamboo o in legno laccato decorate in madreperla, cuscini di lino e cotone ripieni di pula di grano saraceno, tradizionali babbucce coreane, oggetti presenti da secoli nella vita del Paese e dei suoi abitanti, sistemati in una grande libreria di plexiglass collocata al centro di un ampio spazio per essere osservati da diverse angolazioni, esposti alla vista nella loro individualità e allo stesso tempo parte di un insieme. Dell’allestimento hanno fatto parte anche preziosi tessuti stampati in argento e grandi motivi grafici verticali realizzati con inchiostro acrilico, seguendo l’idea che al giorno d’oggi i lavori possono essere realizzati con metodi antichi e includere espressioni del presente.
Con “Tides-Maree” il grande protagonista è stato invece il colore. L’intento era quello di anticipare le tendenze nel design, nell’arte e nella cultura del 2020, quando, nella visione dei tre giovani artisti, il colore non sarà definito e saturo, ma mutevole, come i ritmi della natura e dell’universo, e soprattutto fluido, proprio come il flusso delle maree influenzate dall’attrazione gravitazionale della Luna e dalla rotazione terrestre. All’interno di un paesaggio onirico che offriva ai visitatori l’impressione di trovarsi al centro di un’eclissi solare e di camminare su pozze cangianti dai colori vivaci, si snodavano le infinite catene e variazioni dei 100 sgabelli modulari in fibra di vetro di Kwangho Lee, le cui forme erano ispirate alle eclissi di sole (parte del progetto “The moment of eclipse”, avviato nel 2014). Anny Wang, designer spaziale e di arredi, e Tim Söderström, architetto, completavano l’esposizione con le loro sculture ispirate ai rami di corallo e alle spugne marine, realizzate con tecniche 3D e materiali nuovi, frutto di una ricerca che oltrepassa i confini delle rispettive discipline, ampliandosi all’arte e al design.
Col suo allestimento “Stories”, Poliuretano-è ha voluto mostrare uno spaccato delle molteplici possibilità di applicazione del poliuretano nei diversi ambiti industriali, dall’arredamento per interni a quello per esterni, dall’edilizia agli imballaggi, fino ai complementi, alle soluzioni per l’isolamento acustico e molto altro ancora. Il Salone del Mobile, in quanto punto di contatto fondamentale tra operatori di diversi settori, ha offerto l’opportunità di fornire approfondimenti sulle caratteristiche dei poliuretani e le loro possibilità di utilizzo in modo da aprire nuovi mercati. Un racconto per immagini, testi e materiali nato dal coinvolgimento di quanti, tra rivenditori, progettisti e produttori, costituiscono il network di Poliuretano-è, progetto partito 12 anni fa per migliorare la conoscenza del poliuretano espanso flessibile presso gli operatori della distribuzione e che in seguito ha ampliato progressivamente il suo raggio d’azione, coinvolgendo in maniera sempre più intensa le aziende produttrici. Queste ultime hanno contribuito all’evento attraverso la segnalazione di una serie di “case histories” significativi nell’uso del poliuretano, non limitandosi al mondo dell’arredamento e del design, dove esso è utilizzato da decenni, ma esplorando nuovi impieghi, a tratti sorprendenti e inaspettati.
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