Era già una realtà concreta prima che scoppiasse la pandemia. Con il lockdown poi si è consolidata come una necessità, l’unica strada percorribile. Distanziamento sociale, rispetto delle norme igieniche, un po’ di paura nel tornare a mangiare fuori. Sono questi i fattori che hanno reso protagonista il food delivery durante la quarantena. Ma anche ora che i ristoranti sono tornare (quasi) del tutto operativi. Molti nuovi clienti hanno provato l’esperienza del food delivery, molti clienti lo hanno apprezzato e di fatto non rappresenta una alternativa all’uscita al ristorante. Inoltre, l’80% degli utenti che ne hanno usufruito ha dichiarato che molto probabilmente continuerà ad utilizzare questo servizio anche nei prossimi mesi. Periodo nel quale l’esperienza del ristorante appare ancora ostacolata da stringenti misure di sicurezza e tensioni fatte di mascherine e plexiglass.
Aderisce anche Cracco
Il food delivery si conferma dunque come una promettente opportunità per il comparto della ristorazione. “Ancor di più se le procedure di sicurezza dell’intero percorso, dal carrello della spesa fino al piatto consegnato a domicilio, sono garantite al consumatore finale”. Lo sottolinea Virgilio Maretto, Ceo e cofondatore della start up pOsti specializzata in blockchain nell’annunciare, in una nota, l’adesione al servizio TrustDelivery da parte di Carlo Cracco.
Lo chef stellato si avvarrebbe del servizio per il suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II nonché per il suo ristorante Carlo e Camilla in Segheria. Il tutto contrassegnando le sue food delivery boxes con l’etichetta Trust Delivery per tracciare in blockchain. E quindi con dati non a rischio di alterazione, il rispetto delle misure di sicurezza durante le fasi di preparazione, confezionamento e consegna. Una scelta, evidenzia Maretto, che “significa poter dare la massima serenità e fiducia alle persone, e consentire una degustazione sicura anche nelle proprie case, a tutela della loro salute e come atto etico di trasparenza. L’adozione da parte dei pubblici esercizi di misure rassicuranti anche per chi non ritorna subito nel locale è un gesto di grande responsabilità e di attenzione al cliente, che apprezza e premia anche a casa il suo ristorante di fiducia”.
Come funziona
Nel dettaglio, facendo un ordinativo allo shop online di Cracco, al momento della consegna la delivery box si presenta con un’etichetta sigillo con un Qr code applicato dal ristoratore. Il cliente verifica l’integrità dell’etichetta e, inquadrando il Qr code, accede ad una Landing Page. Qui vive la sua customer experience. Verifica che le misure siano state eseguite, guarda il messaggio di benvenuto dello chef, e accede allo shop se desidera ordinare altri prodotti. Nel frattempo, il servizio TrustDelivery, lanciato nel mese di aprile 2020 dalla startup pOsti in partnership con Ey ed in collaborazione con Fipe-Confcommercio, accresce i suoi sostenitori e fruitori di tante città italiane, da Napoli a Bologna, da Caserta a Roma
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