L’Italia si è (ri)scoperta un Paese di chef. Al netto della giornata lavorativa in smart working, il tempo libero a disposizione a casa è sostanzioso e in qualche modo va occupato. anche per la nostra salute, fisica e mentale, rimanere impegnati e non abbandonarsi alla noia è molto importante. Una delle conseguenze del lockdown è che ovviamente si mangia più spesso a casa. Anzi, sempre. Ecco che l’equazione tempo libero più dover mangiare nella propria abitazione ha dato come risultato…la voglia di cucinare! La Food therapy è un passatempo divertente.
Piatti nuovi, belli e da challenge
In quarantena, infatti, il cibo diventa, oltre che una dolce coccola, anche un piacevole passatempo. Insieme in cucina si sperimentano nuove ricette da portare in tavola. Con gli amici si organizzano challenge a tema. Chi preparerà la lasagna più appetitosa? Chi la pizza più soffice? A distanza, in assenza del gusto, si punta tutto sulla vista. E il risultato sono piatti succulenti, pronti ad essere condivisi sui social. Una scusa con cui stare in contatto con i propri cari, per confrontare i risultati o chiedere un consiglio per un ingrediente particolare. Una passione riscoperta, che tutto il mondo ci riconosce grazie alla grande tradizione della cucina italiana. E perchè no, che ci dà la possibilità di provare a mangiare meglio, in modo più sano.
Cucinare e rimanere in forma non si escludono
La Food therapy è un passatempo divertente, ma come conciliarlo con l’ago della bilancia? «Ci troviamo ad affrontare un momento fino a due mesi fa inimmaginabile. Il cibo non è solo una necessità, ma anche gratificazione. In un periodo come questo è diventato il momento centrale della giornata che riunisce la famiglia», sottolinea il Dottor Zanalda, presidente della SIP, Società Italiana Psichiatria. «Non bisogna litigare con il desiderio di coccole, perché è normale, in questo momento di grande difficoltà, cercare consolazione attraverso il cibo. Quel che mangiamo, in qualche modo, agisce sul nostro umore ed è in grado di placare l’ansia. Quindi è ammessa anche la gratificazione quotidiana, a patto di sapere come fare», spiega la Dottoressa Tiziana Stallone, biologa nutrizionista. Un equilibro tra il nostro benessere fisico e quello mentale esiste, sta a noi trovarlo. Tra la nostra fantasia e gratificazione ai fornelli e la nostra linea e salute.
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