20.000 pasti settimanali in 12 Comuni. Una vera e propria “fabbrica artigianale del cibo”.
Open day al Centro Cottura di Tradate (VA). È un appuntamento speciale, quello organizzato da Hospes, per scoprire come si svolgono le attività nella cucina centrale di via Como che ogni settimana si occupa della preparazione di oltre 20.000 pasti (suddivisi in 6.600 per le scuole, 4.300 per gli asili privati e non, 2.000 per le RSA e 7.000 per le aziende), servendo contemporaneamente 12 Comuni: Sumirago, Vedano Olona, Cassina Rizzardi, Arsago Seprio, Appiano Gentile, Tradate, Lurate Caccivio, Gornate Olona, Gorla Minore, Gorla Maggiore, Castronno e Castel Seprio.
L’incontro è stato un’occasione per incontrare le autorità, le amministrazioni comunali, le commissioni mensa, i clienti aziendali e i referenti delle RSA locali e per fare un bilancio della situazione dopo 6 anni di gestione Hospes. Il costante impegno nella preparazione dei pasti e nella formazione di personale e operatori ha contribuito al consolidamento e alla crescita del Centro Cottura che, negli ultimi due anni, ha incrementato del 50% la produzione giornaliera di pasti.
“La nostra azienda lavora in tutto il Nord Italia. Abbiamo circa 150 collaboratori e Tradate rappresenta il 10% della forza lavoro della nostra azienda. – spiega Michea Ferrante, Direttore Generale di Hospes – Qui con noi lavorano circa una 60ina di persone, tutte del territorio. Per noi la territorialità è davvero molto importante, c’è massima attenzione per le persone del luogo”.
Nella struttura di Tradate vengono studiate ogni giorno circa 210 diete speciali (130 per intolleranze alimentari e 80 per motivi etico-religiosi) e per tutti i pasti si utilizzano circa 1160 kg di frutta, di cui 860 kg certificata BIO, e circa 630 kg di verdura nella preparazione dei piatti. La frutta e la verdura che vengono utilizzate nel centro cottura di Tradate non arrivano in quarta gamma, quindi già lavorate. Tutto viene lavorato e trasformato sul momento. Inoltre il personale coinvolto nel servizio (35 dipendenti di cui 10 chef all’interno del centro cottura e altri 25 che lavorano presso le sedi dei clienti serviti) è costantemente aggiornato sui principali aspetti della ristorazione. In particolare sulla corretta prassi igienica e sull’attuazione dell’autocontrollo, con una formazione specifica sulla sicurezza alimentare.
“Mi piace definire la nostra azienda una ‘fabbrica artiginale del cibo’, perché facciamo sì numeri importanti, ma c’è molta artigianalità. Non sono le macchine a produrre i pasti – commenta Ferrante – ma le persone. Il nostro mondo si contraddistingue per questo. Qui sono le persone a fare la differenza. A parità di servizio sono i nostri collaboratori che rendono tutto efficace e migliore”.
Questo incontro ha avuto come obiettivo quello di aumentare la fiducia da parte dei clienti di Hospes. Tutti gli attori sono stati coinvolti per mostrare loro, in assoluta trasparenza, gli standard di qualità che ogni giorno vengono rispettati nelle cucine.
“Ci si domanda spesso – dice Ferrante – cosa ci sia dietro i pasti che arrivano nelle strutture. Ecco, questo incontro è servito proprio per dimostrare che dietro c’è grande professionalità, attenzione, persone giovani e competenti, dagli chef ai tecnologi alimentari, dalle dietiste alle nutrizioniste”.
Durante la serata sono stati approfonditi i temi legati a igiene, qualità e sicurezza e, grazie ad un breve tour, i visitatori hanno potuto verificare personalmente tutti i complessi passaggi che la preparazione di un pasto completo richiede. Infine, si è parlato di selezione dei prodotti, di preparazione dei cibi e sono stati presentati gli argomenti legati all’organizzazione del servizio e all’importanza della pulizia. Al termine tutti i partecipanti sono stati invitati ad un buffet, dove lo chef ha servito il pasto scolastico previsto nel menu del giorno con ravioli di magro, hamburger di manzo, verdure e frutta di stagione. Era anche presente un corner dedicato alla ristorazione scolastica, dove la dietista del centro ha sottolineato che in tutti i menu preparati sono severamente rispettati i dettami delle ATS regionali.
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