Nel mondo animale, il 25 aprile è stato scelto come il World Penguin Day. Ne esistono 18 specie ma, fra tutte, quella più conosciuta è il pinguino imperatore, l’unico a vivere per tutto l’arco dell’anno nel gelo antartico e che – proprio a causa dei cambiamenti climatici – oggi è fra i più esposti al rischio di estinzione. Il pinguino imperatore fa parte di questa famiglia di uccelli dalle particolari caratteristiche, si adatta a vivere a temperature molto basse (in Antartide la temperatura può arrivare a -60°), sviluppando una protezione fatta di due strati di penne e piume modificate, una buona riserva di grasso che previene la perdita di calore. Dalla nascita, i pinguini trascorrono la loro vita sul ghiaccio o nelle acque circostanti, anche se molto raramente alcuni di loro si fanno vedere in qualche peregrinazione marina al largo delle coste della Nuova Zelanda.
Fra i pinguini è il più grande
I pinguini imperatori sono la più grande delle 18 specie di pinguini che troviamo al giorno d’oggi sul pianeta. Appena nato, pesa 150 grammi ed è alto 15 cm, da adulto arriva a pesare circa 40 kg, un peso che incrementa per l’accumulo di grasso in inverno, protezione naturale contro il freddo. Rispetto ai loro antenati, però, sono decisamente più piccoli: i ricercatori del Museo de La Plata in Argentina, attraverso l’analisi di un fossile di 115 chili e alto 2 metri, hanno scoperto come l’antico uccello fosse più alto rispetto anche alla maggior parte degli esseri umani.
Il pinguino imperatore vive in grandi e affollate colonie, dove condivide la lotta per la sopravvivenza con migliaia di altri individui. Le colonie sono state individuate e numerate grazie a un’indagine del 2012 condotta da scienziati che hanno utilizzato tecnologie satellitari. Da allora, si stima che le colonie di questa specie di pinguino siano circa 54 nell’Antartico. È l’unico uccello che si riproduce e nidifica tra i ghiacci, sono proprio i papà a mantenere al caldo le uova appena deposte dalla femmina, mantenendole in equilibrio sui piedi e proteggendole.
I pinguini imperatori non sanno volare, ma sono i subacquei del mondo degli uccelli. L’immersione più profonda registrata è stata di 564 metri, mentre quella più lunga è stata di circa 28 minuti.
Rischia di perdere il suo habitat e ognuno di noi può fare qualcosa per salvarlo
Negli ultimi decenni, il numero dei pinguini imperatori in alcune colonie si è ridotto drasticamente a causa della scomparsa dei ghiacciai, provocato dai cambiamenti climatici. Il riscaldamento globale è un problema anche sui banchi di krill, la fonte di cibo primaria non solo per i pinguini, ma per ogni specie antartica. In alcune zone, come Pointe Géologie, negli ultimi 50 anni la colonia dei pinguini imperatori si è dimezzata, ma si prevede che un aumento della temperatura di altri 2° C porterebbe ad una nuova diminuzione delle colonie esistenti di oltre il 50%. Il WWF è attivo nel dibattito nazionale e internazionale per abbandonare i combustibili fossili, passando alle energie da fonti rinnovabili e riducendo i consumi di energia. Il WWF difende l’Antartico in tanti modi, per assicurare un futuro alle specie minacciate dall’innalzamento della temperatura è necessario preservare l’habitat in cui vivono, permettendogli di nutrirsi e riprodursi.
Video esilarante: Pinguini sbagliano gruppo
È successo nelle Isole Falkland, in due hanno seguito il gruppo sbagliato e poi sono tornati sui propri passi. Un incontro amichevole, sembravano veri amici incontrati lungo il percorso e che poi – una volta ultimati i saluti – hanno proseguito per strade diverse. Non tutti però. Due di essi si sono confusi, sbagliando gruppo suscitando un effetto molto divertente. Il video ovviamente spopola sul web.
Costanza Falco
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