L’Italia si conferma come uno dei Paesi che più si è distinto nella lotta al coronavirus e alla sua diffusione. Tra le nazioni più colpite dal Covid-19, abbiamo dovuto rimboccarci le maniche e prendere la situazione di petto. Ssiamo stati tra i primi in Europa a istituire il lockdown. Ci siamo evidenziati come una delle popolazioni più generose con le numerose e cospicue donazione che sono arrivate in questo periodo; abbiamo iniziato a lavorare al vaccino. E’ quasi pronta la prima app di tracciamento sviluppata per aiutare chi di dovere a mantenere la situazione sotto controllo e fornire una mappatura parziale dei contagiati, dei dimessi e affini. Ora all’appello si aggiunge un’altra invenzione made in Italy. iFeel-You.
Il braccialetto italiano per il distanziamento sociale
Si tratta di un braccialetto intelligente sviluppato dagli esperti dell’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova per aiutarci a affrontare le prossime fasi della pandemia di coronavirus. Uno strumento che avverte quando viene violata la distanza di sicurezza vibrando se sei troppo vicino a qualcun altro. Inoltre, è in grado di rilevare la temperatura corporea e persino di memorizzare eventuali contatti a rischio. Il progetto è inserito nelle iniziative che l’Iit ha avviato per contribuire a sviluppare le conoscenze sul coronavirus e le possibili soluzioni. Il braccialetto iFeel-You è stato sviluppato dal gruppo di ricerca Dynamic Interaction Control Lab, coordinato da Daniele Pucci. Il braccialetto intelligente è figlio del progetto europeo An.Dy con il quale gli scienziati dell’Iit stanno sviluppando una tuta munita di sensori per monitorare alcuni parametri corporei come la posizione del corpo e la velocità di movimento.
Il funzionamento di iFeel-You
Sfruttando questo know how e l’esperienza nella creazione di dispositivi indossabili, gli scienziati hanno adattato le tecnologie all’emergenza attuale. Il tutto facendone emergere uno smart band in grado di leggere il movimento e di comunicare con altri dispositivi dello stesso tipo attraverso un segnale radio alle frequenze del Bluetooth. In pratica quando due braccialetti intelligenti si percepiscono troppo vicini vibrano e emettono un segnale acustico per aiutare i portatori a rispettare la distanza di sicurezza. In caso questa venga superata, inoltre, iFeel-You memorizza l‘identificativo del braccialetto vicino. Così da poter ricostruire la catena dei contatti qualora una persona risultasse poi positiva a Sars-Cov-2. I sensori, infine, permettono di monitorare la temperatura corporea e il braccialetto allerta quando vengono superati i 37,5°C.
Le dichiarazioni di Daniele Pucci, coordinator del team
Il dispositivo, si legge sul sito dell’Iit, può essere usato sia in ambienti chiusi (per esempio fabbriche o uffici), sia all’esterno (villaggi turistici, club sportivi o parchi). Luoghi dove i sistemi di tracciamento dei contatti o della temperatura possono risultare costosi e poco efficaci. “La nostra soluzione per aiutare a mantenere il distanziamento sociale non è pensata per tutti ma per chi frequenta luoghi specifici con accesso controllato“, ha chiarito Pucci. “Pensiamo per esempio a una sauna o a un centro benessere, dove oltretutto gli smartphone non possono essere utilizzati. Al momento dell’accesso riceveremo dalla struttura un braccialetto per il monitoraggio e il tracciamento dei contatti”.
“Rispetto alle app per il contacttracing, che noi riteniamo non siano sufficienti a aiutare a mantenere il distanziamento sociale. iFeel-You è uno strumento più semplice, che non necessariamente deve immagazzinare i dati raccolti”, ha aggiunto il ricercatore. “In questo modo non si porrebbero nemmeno problemi di gestione e di privacy“.
Per ora iFeel-You è un prototipo, ideato per essere uno strumento pratico e economico (il prototipo è costato tra i 30 e i 40 euro). Ma serviranno investitori e aziende interessati a industrializzare la produzione perché sia disponibile su ampia scala.
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