I ponti e i viadotti non solo appartengono ad una categoria di infrastrutture essenziali ma sono insostituibili. Difficilmente risulta possibile scollinare da un versante ad un altro o oltrepassare un fiume della portata, magari, del Po senza l’aiuto di una strada o di un ponte che permettono il facile attraversamento.
Queste giunzioni fondamentali della nostra rete viaria hanno bisogno di rimanere sempre giovani ed il tocco alla Dorian Gray lo dà la manutenzione costante.
Le linee guida per fare un buon lavoro ci sono e sono state redatte partendo da una classificazione dello stato dell’opera e del suo grado di mantenimento.
Si parte dal “livello 0”, rappresentato dal censimento delle opere esistenti, per poi salire in base al grado di approfondimento.
In crescendo, il “livello 1” prevede ispezioni visive e la bozza degli elementi di criticità, il “livello 2” comprende l’analisi dei rischi dovuti, ad esempio, dalle condizioni delle strutture in seguito a eventi sismici, frane e rischio idraulico.
Il “livello 3” prevede la valutazione preliminare dell’opera e comporta una serie di accertamenti su eventuali errori in fase di progetto rapportati ai carichi di traffico.
ll “livello 4” porta alla verifica accurata, che comprende la conoscenza della storia del ponte, dei metodi costruttivi e dei materiali.
Il tutto si conclude con la pianificazione della manutenzione.
Senza urgenze evidenti, le linee guida prevedono tempistiche differenziate per il censimento delle opere esistenti. Anas dovrà “catalogare” le strutture di sua competenza entro la fine del 2023, Regioni, Province e Città Metropolitane avranno tempo per mettersi in regola fino al 30 giugno 2025, le concessionarie autostradali dovranno terminare il monitoraggio entro il 30 giugno 2023, i Comuni con popolazione residente superiore a 15mila abitanti entro il 30 giugno 2026 e i Comuni con popolazione inferiore a 15mila abitanti entro il 31 dicembre 2026.
Il Programma viene attuato in più fasi su base almeno triennale e su eventuali aggiornamenti annuali che l’Anas trasmette al ministero concedente entro il 28 febbraio dell’anno di riferimento.
Solo a inizio 2022, sono stati già programmati 567 interventi per un totale di 2,3 miliardi di euro.
In particolare, si tratta di 542 interventi di manutenzione straordinaria su ponti, viadotti e gallerie e 25 interventi di adeguamento degli impianti e delle opere civili nelle gallerie ubicate lungo la rete viaria.
La convenzione comprende anche l’implementazione di sistemi di monitoraggio strutturale di ponti, viadotti e gallerie; si prevede, in via prioritaria, l’installazione di sistemi di monitoraggio dinamici mediante reti di sensori accelerometrici.
L’approccio è basato sul controllo in continuo delle caratteristiche modali delle opere, in quanto fondato sul monitoraggio di parametri intrinseci alla struttura, di agevole standardizzazione in riferimento a opere simili per concezione e tipologia strutturale e con strumentazione che possiede un elevato grado di affidabilità per gli obiettivi fissati.
Silvia Dassie
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