Dopo il lancio della capsula Crew Dragon di fine maggio, ora SpaceX guarda al futuro con entusiasmo e un pizzico di follia. Del resto Elon Musk, proprietario dell’azienda, è famoso per le idee tanto visionarie quanto stravaganti e apparentemente impossibili. Basta ricordare come nel 2017 annunciò l’intenzione di far viaggiare i passeggeri, da una parte all’altra della Terra, in meno di un’ora grazie a quello che era stato definito il BFR, Big Fucking Rocket, oggi più conosciuto come il veicolo Starship di SpaceX. Un’idea di viaggi ipersonici in grado di cambiare per sempre il mondo dei trasporti e dell’aviazione. Nel corso di quell’annuncio, infatti, in un video si vedeva un razzo partire da New York e atterrare appena 39 minuti dopo a Shanghai.
Il viaggio di Crew Dragon
Il lancio del 31 maggio, avvenuto a Cape Canaveral dalla storica rampa 39/A del Kennedy Space Center dalla quale sono partite le missioni Apollo dirette alla Luna e quelle dello Space Shuttle che hanno permesso di costruire la Stazione Spaziale, con a bordo due astronauti americani, rappresenta un punto di svolta storico per gli USA: dopo 9 anni gli Stati Uniti ritrovano la capacità di portare uomini in orbita grazie ai privati. Lo testimonia la soddisfazione del presidente Donald Trump, che ha parlato al Kennedy Space Center, dopo aver assistito allo storico lancio.
“E’ incredibile. Non è che l’inizio. Dei veri geni, nessuno lo fa come noi” aggiungendo che le imprese americane nello spazio saranno “una delle cose più importanti che abbiamo mai fatto”. “Oggi è cominciata una nuova era di ambizioni americane” ha continuato Trump, definendolo un “coraggioso e trionfante ritorno americano tra le stelle”. Il presidente poi ha tributato un omaggio particolare a ElonMusk, il visionario patron di SpaceX, “la prima societa’ privata al mondo a mandare uomini in orbita”, suscitando l’applauso del pubblico del centro spaziale.
Ora Space X si rilancia
Dopo questo successo, Musk sembra essere tornato alla carica. L’idea del 2017, mai sviluppata, potrebbe essere argomento di discussione a breve. La parte interessante, oltre ai tempi di volo, riguardava la zona di lancio. Ovvero una piattaforma in mezzo all’oceano. Di questi spazioporti, in mare aperto, non se n’è più parlato per anni. Fino a questa settimana, quando SpaceX ha pubblicato due offerte di lavoro. L’azienda aerospaziale, fondata da Elon Musk, infatti, è alla ricerca di due ingegneri che aiuteranno a progettare e costruire una struttura operativa per il lancio di missili offshore, dove per offshore si intende qualcosa di distante dalla costa.
Pur non menzionando direttamente Starship, si intuisce che la posizione lavorativa è collegata ai progetti di lancio della società. Su Twitter, lo stesso miliardario ha poi confermato l’intenzione di SpaceX di costruire questi spazioporti galleggianti, in grado di consentire il lancio di Starship per raggiungere Marte, la Luna e qualsiasi località sulla Terra. Questa svolta si rende necessaria per un motivo. Garantire la sicurezza delle aree popolate, come svelato da ElonMusk. Le fasi di decollo e atterraggio non sono impercettibili. In particolare, il ritorno sulla Terra del primo stadio del razzo – che è riutilizzabile per futuri lanci – creerebbe dei boom sonici di non poco conto. Da qui, dunque, la necessità di allontanare quanto più possibile la zona di decollo rispetto alle aree abitate. Musk, infatti, ha rivelato che per raggiungere gli spazioporti sarebbero messe a disposizione delle navi, come mostrato nel video di presentazione del 2017.
Il futuro
Il posto di lavoro sarà a Brownsville in Texas, poco distante da Boca Chica, dove SpaceX sta costruendo e testando i prototipi del razzo, destinato – secondo Musk – a portare l’umanità su Marte e nello spazio profondo. Un progetto a dir poco ambizioso ma non certo isolato: il primo chiaro obiettivo è sostituire nel lungo periodo i voli aerei, in tutta sicurezza.
Per farlo, oltre alla costruzione degli spazioporti, SpaceX dovrà anche concentrare i propri sforzi nello sviluppo di Starship tanto da impiegare mille dipendenti alla costruzione del veicolo spaziale. Sappiamo infatti che nel 2023 il miliardario giapponese Yusaku Maezawa sarà il primo passeggero di Starship e finanzierà Dear Moon, una spedizione intorno alla Luna in cui sarà accompagnato da altri artisti, che così potranno creare le loro opere durante la circumnavigazione del satellite. Infine, entro il 2024, come confermato dallo stesso Musk in un recente tweet, ci sarà la prima missione dell’uomo su Marte.
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