L’industria del cinema è in crisi, una crisi profonda. Nel terzo weekend di giugno il film più visto di tutti gli Stati Uniti è risultato essere Jurassic Park. Ovviamente non il sequel ma proprio il film del 1993 diretto da Steven Spielberg. Il secondo più visto, anch’esso diretto da Spielberg, è stato Lo squalo, uscito nel 1975. Secondo la società Comscore, come riportato dal giornale Deadline, l’incasso ottenuto tra venerdì e domenica è stato di rispettivamente 517mila e 516mila dollari. Una vera e propria miseria.
Incassi disastrosi
Gli incassi di Jurassic Park e dello Squalo sono un segno del fatto che i film di Spielberg piacciano sempre. Nonostante siano passati quasi 30 anni dal primo e quasi 50 dal secondo. Ma il fatto che basti mezzo milione di dollari di incassi per essere primo in classifica nel box office statunitense mette in evidenza la complicata situazione di tutto il settore cinema.
Come riportato da Il Post, negli ultimi giorni Jurassic Park è stato proiettato in poco più di 200 cinema statunitensi. La maggior parte dei quali sono cinema drive-in, quelli che hanno avuto meno problemi a causa del coronavirus. In tutto negli Stati Uniti sono aperti in qualche modo circa mille cinema, meno di un quinto di quelli totali del paese. Oltre a Jurassic Park e allo Squalo, tra i dieci film più visti al cinema nel weekend statunitense ci sono alcuni altri titoli noti, come Ritorno al Futuro ed E.T. L’extraterrestre.
Le novità
I migliori film recenti sono stati invece L’uomo invisibile e Trolls World Tour, che a causa del coronavirus erano comunque già stati resi disponibili per la visione in streaming, oltre che nei pochi cinema rimasti aperti. Trolls World Tour, per esempio, era stato al primo posto della classifica degli incassi per circa due mesi, quelli in cui quasi tutti i cinema erano chiusi.
I dati sugli incassi americani e poi anche mondiali potrebbero tornare a salire soprattutto tra luglio e agosto, quando sono attese le uscite di alcuni nuovi film. Compreso Tenet, l’undicesimo di Christopher Nolan. Ma bisognerà comunque aspettare di vedere quanto i cinema potranno essere riempiti e quanto gli spettatori avranno voglia di frequentarli
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