Una strage silenziosa.
Lo scorso 2 marzo, dopo 240 interminabili giorni, l’Australia ha finalmente smesso di bruciare. Gli sterminati incendi che hanno devastato il Paese per otto mesi, hanno bruciato oltre diciotto milioni di ettari di territorio, provocando danni incalcolabili alla fauna. Hanno ucciso circa mezzo miliardo tra mammiferi, uccelli e rettili. Le immagini di koala, canguri, vombati con il corpo bruciato e in cerca di acqua avevano fatto il giro del mondo.
La rinascita dei Koala
Passata l’emergenza finalmente si torna alla normalità anche se la perdita di biodiversità lascerà i segni per molto tempo. L’Australia orientale è stata messa in ginocchio, fortunatamente tanti animali sono stati salvati da organizzazioni che si occupano della salvaguardia della fauna selvatica.
Gli esemplari di koala, feriti, disidratati e terrorizzati, hanno avuto bisogno di cure intensive, ma gli esperti sono positivi e dichiarano che si stanno riprendendo, mangiano da soli, si arrampicano e giocano e la loro pelliccia sta ricrescendo in fretta, ma soprattutto che ora sono pronti per tornare tra gli alberi, alla loro (nuova) vita di sempre.
La storia di Anwen
Anwen è uno dei 26 koala che saranno rilasciati in questi giorni. Si tratta di un’esemplare femmina di 4 anni, che sul dorso porta ancora i segni delle fiamme.
A liberare Anwen c’era anche Phillipa Harrison, manging directore del Tourism Australia, che ha spiegato come “mentre siamo tutti di fronte a tempi difficili e incerti, questa incredibile storia di speranza serve a ricordare la resilienza della nostra incredibile flora, fauna e popolazione” sperando che presto migliaia di viaggiatori possano tornare nel Paese, passata questa fase difficilissima legata alla pandemia.
Per Sue Ashton, presidente del Port Macquarie Koala Hospital, “è un giorno che ci scalda il cuore. Essere in grado di rilasciare così tanti dei nostri koala nel loro habitat, in alcuni casi anche al ”loro” albero, ci rende molto felici. Anwen è stata la nostra prima ricoverata durante gli incendi boschivi e la sua guarigione è stata straordinaria. Segna un momento di orgoglio per l’Australia e ora finalmente possiamo osservare la nostra popolazione e l’habitat dei koala che iniziano a riprendersi da un periodo così devastante”.
La storia di Anwen e degli altri koala testimonia lavoro del personale e dei volontari dell’ospedale che hanno curato gli esemplari feriti che sono stati salvati da aree bruciate nella regione di Port Macquarie-Hastings e oltre. La cura e la riabilitazione della struttura per i koala si sono estese anche a quelli provenienti da Taree, Blue Mountains e Hawkesbury.
Ginevra Rota
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