Atmosfere rarefatte e suggestivi giochi di luce per il debutto italiano, alla Design Week milanese, della mostra interattiva Tides-Maree. Presentata dall’azienda coreana Noroo, in collaborazione con gli artisti coreani e danesi Kwangho Lee e Wang & Söderström, l’installazione, ospitata nel distretto Ventura Centrale, ha voluto anticipare le tendenze colore nel design, nell’arte e nella cultura.
Per il 2020, il colore non sarà definito e saturo, ma mutevole, come i ritmi della natura e dell’universo, e soprattutto fluido, proprio come il flusso delle maree influenzate dall’attrazione gravitazionale della Luna e dalla rotazione terrestre. La mostra “Tides-Maree” riflette sul colore del futuro attraverso le opere dei tre giovani artisti.
Si ispirano alle eclissi di Sole le forme dei 100 sgabelli modulari in fibra di vetro che, uniti l’un con l’altro, danno vita a infinite catene e variazioni. Attraverso queste opere, parte del progetto “The moment of eclipse”, avviato nel 2014, Kwangho Lee ha inteso dare una forma al proprio rapporto con gli oggetti quotidiani, assegnando loro nuove funzioni e nuovi significati.
Creato da Wang & Söderström è invece il paesaggio onirico della mostra che, in uno scenario da fiaba, offre ai visitatori l’impressione di trovarsi al centro di un’eclissi solare e di camminare su pozze dai colori cangianti e vivaci.
Ed è sempre la natura che suggerisce le forme delle sculture presentate dai due creativi – Anny Wang, designer spaziale e di arredi, e Tim Söderström, architetto – come: i rami di corallo o le spugne marine realizzate con tecniche 3D e materiali nuovi, frutto di una ricerca che mixa ed esplora i mondi digitale e fisico, oltrepassando i confini delle rispettive discipline e ampliandosi all’arte e al design.
Noroo, leader nel settore delle vernici, è l’azienda che organizza ogni anno il Noroo International Color Trend Show, seminario internazionale che traccia le tendenze del colore e che coinvolge i massimi esperti mondiali di settori come l’architettura e il design, tra i quali l’architetto italiano Mario Bellini.
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