Luoghi della collettività e della conservazione del ricordo: gli edifici religiosi sono la diretta espressione non solo di fede ma anche della società e, come tali, è obbligo salvaguardarli. Per questo, bisogna avere particolare riguardo della loro più evidente manifestazione ossia le chiese e campanili.
La delicatezza necessaria per trattare questi siti deve tener conto di diverse variabili: l’ambiente quasi sempre urbano del contesto e il mantenimento della storicità dell’edificio. Questi fattori richiedono professionalità ed esperienza non comuni.
Affrontare le altezze e le difficili forme progettate per le cupole e le torri campanarie comporta di dover seguire, prima di tutto, le regole della fisica e della gravità preparando degli allestimenti atti alla finalità dell’intervento e al contesto.
In Italia, cantieri del genere ce ne sono a bizzeffe ma lavoro particolarmente significativo è stata la Basilica della Santa Casa di Loreto: vicina al mare e quindi investita dal vento, doveva essere inquadrata con calcoli strutturali precisi che potessero permettere di affrontare i nodi che le folate portavano. In più la commessa riguardava dei rinforzi antisismici, vista l’area, sulla facciata e sulla cupola sia nella parte interna (per permettere anche il restauro degli affreschi) che in esterno.
Tenendo conto di queste prerogative e dei fedeli che comunque hanno continuato ad accedere alla preghiera all’ interno della Basilica, con l’intento di limitare l’ingombro e per garantire la sicurezza totale, per accedere alla cupola è stata costruita dall’interno una struttura verticale alta 50 metri, interamente poggiata su stessa, realizzata completamente in ponteggio al fine di portare personale e restauratori in altezza.
Cosi come le chiese, anche i campanili rappresentano una sfida continua: le altezze pronunciate, accompagnate da basi al suolo relativamente piccole, rappresentano una difficoltà che solo i veri professionisti possono affrontare.
Intraprendere il restauro di un campanile comprende, invece, un allestimento che avviluppi tutta la struttura per permettere agli operai specializzati di operare nel restauro della stessa mettendola in salvo da crepe del tempo e dalle onde sismiche. In più, per aiutare le maestranze a raggiungere la sommità velocemente anche con il trasporto materiali, vengono installati speciali mezzi elettrici che corrono su rotaie per tutta l’altezza.
Tenendo conto poi dell’anzianità dei materiali con cui spesso si ha a che fare e la solennità dei luoghi, questi interventi richiedono grande esperienza.
A partire dallo studio dell’ambiente circostante che avviene con minuziosi sopralluoghi, i geometri e gli ingegneri coinvolti in questi cantieri devono essere tra i più qualificati: collettività e fedeli si aspettano dei luoghi accoglienti e sicuri, dovere degli interventi è restituirli tali.
Silvia Dassie
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