Su proposta dell’Area Lavori Pubblici mobilità e trasporti del Comune di Venezia, al termine dei festeggiamenti del Carnevale, hanno dato il via ai lavori di messa in sicurezza della pavimentazione di Piazza San Marco.
Dopo la marea eccezionale del 2019, si è formato un maggior dissesto sulla parte calpestabile della piazza in quanto vittima di un disallineamento del fondo in sabbia su cui sono posati i masegni.
Di conseguenza, si sono formati dei cedimenti che hanno portato ad un’instabilità degli elementi ed a un ampliamento della fessurazione su bordi e spigoli.
Tale situazione, estremamente pericolosa per turisti e veneziani che quotidianamente sono di passaggio, ha portato il Comune di Venezia ad intervenire per organizzare un celere ripristino, restauro e consolidamento della pavimentazione al fine di rendere compatibile il suolo con il corretto deflusso delle acque meteoriche.
Provvedimento dato come prioritario ed eseguibile in 400 giorni, quindi esposto ad ogni fase di intemperia durante l’anno, si è basato sull’idea di ricorrere all’istituzione di coperture mobili che potessero seguire il cantiere nei movimenti. Partendo dalla delicatezza dell’intervento e appurata la difficoltà nel raggiungere il luogo, l’azienda preposta per il restauro ha creato un sodalizio con un partner nazionale per l’allestimento di ponteggi e è stata ideata una soluzione che mettesse d’accordo tutti.
Scegliendo l’esperienza, sono state messe a punto due strutture a recinzione con copertura, montate su ruote e delle dimensioni, circa, di 12×10 e 10×6 metri.
Le istituzioni hanno imposto di affrontare questo tipo di lavorazioni senza bloccare l’accesso alla piazza, in modo da non impedire le attività produttive ed economiche e che venisse garantito il naturale svolgimento degli eventi in programma.
Sono state, quindi, realizzate delle strutture mobili utilizzando degli elementi di ponteggio studiate per il tipo di intervento che si andava ad affrontare: difatti, sotto le coperture su ruote, verrà, un po’ alla volta, tolto il porfido, analizzato e trattato in base al tipo di corrosione per poi riporlo nella situazione in cui è stato trovato.
In più le coperture, saranno circondate da una speciale recinzione da cantiere che si aggancia perfettamente al ponteggio ed isola il sito dal passaggio dei turisti. Tale “barriera protettiva”, poi, verrà utilizzata per circondare il campo base istituito in fondo alla piazza.
Con queste soluzioni, si è perfettamente concretizzata l’idea di cantiere mobile e protetto: funzionalità e sicurezza sono a disposizione di una commessa d’eccezione.
A Roma i sanpietrini, a Venezia i masegni… in un luogo che già fa a pugni con l’equilibrio statico come Piazza San Marco, notoriamente tra le zone più basse del capoluogo veneto, si cercherà di fare il tagliando e prolungarne la vita anche se quotidianamente sottomessa al pubblico passaggio.
L’elisir di lunga vita non lo possiede nessun costruttore ma ci pensano le istituzioni, con questi interventi, a ringiovanire 1600 anni di storia.
Silvia Dassie
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