Quando si decide di organizzare una manifestazione con montaggio di un palco le fasi da seguire sono sostanzialmente tre: pre-evento, evento vero e proprio e post-evento. Ogni fase deve seguire iter inerenti alla sicurezza molto precisi, come indica la normativa, a seconda anche della tipologia che si vuole organizzare.
Tali circolari mettono in evidenza che la sicurezza deve essere mantenuta in ogni istante dell’evento: una volta terminata la manifestazione, fase post-evento, la situazione deve essere riportata alle condizioni iniziali.
La necessità di equipaggiare uno spazio pubblico con apprestamenti che consentono l’esecuzione di un evento o di uno spettacolo può comportare il montaggio di strutture temporanee quali palchi, torri di regia e di ritardo del suono, servizi di supporto, camerini temporanei e impiantistica di supporto all’evento.
Questo comporta, la maggior parte delle volte, all’occupazione di uno spazio pubblico che, nel suo normale utilizzo, è percepito dalla popolazione come aperto, transitabile e privo di ogni vincolo.
Dal punto di vista della sicurezza il primo passo consiste nell’informare che il luogo sta per essere trasformato e l’informazione può essere trasmessa perimetrando lo spazio con opportuna segnaletica: non è una recinzione, è solo la trasmissione dell’informazione che in quello spazio si terranno delle attività.
Il passo successivo è la posa di supporti di segnalazione che delimiteranno il cantiere studiato insieme alle autorità competenti.
La normativa per la sicurezza parla chiaro: con un serie di norme per la costruzione di opere fisse temporanee e metalliche, presenti nel Titolo IV del D. Lgs. 81/08, i palchi non sono considerati ponteggi fissi e, di conseguenza, non sono soggetti alla redazione del PIMUS, all’abilitazione degli addetti al montaggio e smontaggio e a tutte le altre regole stabilite dal testo Unico.
Essendo provvisionali, è necessario individuare da subito i fattori di rischio, valutando i rischi e procedendo all’individuazione delle misure di sicurezza per l’utilizzo del palco seguendo la normativa vigente nel rispetto dell’organizzazione aziendale.
L’elaborazione di regole preventive e protettive, nonché la modalità di controllo delle suddette, è d’obbligo: il personale che effettua il montaggio e lo smontaggio del palco deve poter lavorare al sicuro.
Questi addetti devono essere formati ed addestrati con attrezzatura ad hoc e seguendo alla lettera il libretto fornito dal fabbricante della struttura: l’allestimento deve essere allestito a regola d’arte e mantenuto efficiente per tutta la durata del lavoro.
È consuetudine per il responsabile dell’allestimento del palco fare il collaudo della struttura prima di consegnarla per la performance dell’artista in modo da poter verificare di persona gli elementi costituenti.
In fase di montaggio, verrà nominato un preposto che dovrà sorvegliare dall’ inizio dell’allestimento fino alle fasi finali: è importante che sia presente una figura di riferimento che sia in grado di “vegliare” tutte le fasi del lavoro.
Per adempiere agli obblighi di legge, il committente o il responsabile dei lavori, dovrà tenere a disposizione degli organi di controllo locali la dichiarazione di idoneità statica del palco ed una dichiarazione di collaudo e corretta installazione e montaggio delle strutture, asseverata da un tecnico abilitato.
D’altronde già l’art.17 della Costituzione Italiana ci parla di “riunioni” in luogo pubblico e in luogo aperto al pubblico. I luoghi pubblici sono spazi e ambienti caratterizzati da un uso sociale collettivo ai quali può accedere chiunque senza alcuna particolare formalità (es. strade, piazze, giardini pubblici), mentre i luoghi aperti al pubblico vengono definiti come spazi e ambienti a cui può accedere chiunque, ma a particolari condizioni imposte dal soggetto che dispone del luogo stesso (es. pagamento di un biglietto per l’accesso, orario di apertura) o da altre norme.
Ragionare in sicurezza, soprattutto quando si richiede la partecipazione di molte persone è d’obbligo: rispetto delle regole e formazione per consegnare al pubblico eventi sicuri.
Silvia Dassie
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