La linea di smalti di Fedez è solo l’ultimo degli esempi delle tante tendenze genderless che stanno percorrendo da Nord a Sud l’Italia nel tentativo di oltrepassare ed eliminare definitivamente le etichette limitanti su ciò che è “solo” maschile o femminile. Approvato sempre più dagli artisti giovani, lo stile genderless è sempre più diffuso e promosso. Il sito della capsule collection di smalti di Fedez, che rende omaggio al fluo devolvendo una parte dei ricavati in beneficienza alla Fondazione Pangea Onlus, è perfino andato in crash a causa del numero di fan collegati.
Dall’estero all’Italia
In Italia, la passione per rinnovare e reinterpretare i look arriva da star internazionali quali Harry Styles, Elliot Page, Cara Delevingne, Kristen Stewart e Jared Leto, ma non solo, anche grazie ai beauty influencer Bretman Rock, Jeffree Star e James Charles. Quest’ultimo è diventato negli Usa il primo male ambassador per il marchio di bellezza CoverGirl. Nel nostro Paese sono soprattutto i protagonisti della musica a scegliere questo look e l’edizione di quest’anno di Sanremo è diventata un vero e proprio momento di statement di stile. È da sempre un momento importante per mettere in mostra nuove tendenze; in molti ricorderanno il look un po’ punk e un po’ tailleur portato in scena sul palco dell’Ariston da Anna Oxa tra gli anni ’70 e gli ’80, instancabilmente definito “mascolino”, quando all’epoca era davvero fashion-forward. Era per tutti, una boccata d’aria fresca, come i look con tailleur-pantalone delle artiste di Sanremo 2021 che, proprio come la Oxa, hanno abbinato allo smoking una forte attenzione per i dettagli come gioielli, trucco e hairstyle.
Il look personale: il bodyscape per raccontare la propria identità
Sempre a Sanremo 2021, altri look statement che hanno lasciato a bocca aperta sono stati il total black abito-gonna e stivali di Mahmood, il taglio dei Coma Cose e lo stile naturale di Madame. Proprio lei incarna alla perfezione le tendenze più apprezzate dalla generazione Z, a partire dalla yoga skin, un beauty trend in cui si ha un look naturale del viso che rende l’incarnato fresco e luminoso. Parlando sempre di generazione Z, i Maneskin hanno dimostrato come lo stesso look, dagli outfit al trucco e alla messa in piega dei capelli, potesse calzare senza distinzioni, e con estrema eleganza, a tutti i membri della band. Per quanto riguarda gli smalti e il make-up, due grandi apripista sono stati il power duo Achille Lauro e Boss Doms: già dai tempi di Pechino Express nel 2017, i due avevano mostrato di non avere nulla a che fare con il consueto e noto panorama televisivo, e da quella stagione in avanti hanno ampliato le prospettive dello spettatore che magari era rimasto indietro dimenticandosi di artisti come Renato Zero o David Bowie, che hanno fatto ruotare la loro carriera attorno a look e ad ispirazioni immaginifiche senza alcun limite. Ancora a proposito di rappresentazioni nel mondo dello spettacolo, già negli anni ’70 studiosi come Ann Oakley affermavano che non ci fosse un collegamento naturale tra dei capi di vestiario e le definizioni di genere “maschile” e “femminile”; questi collegamenti, invece, sono solo delle associazioni stabilite dalla società in cui ci si trova. Se a tale concetto si unisce quello di bodyscape, cioè il corpo inteso come strumento “teatrale” con cui le persone grazie al trucco, ai tatuaggi, agli abiti e agli accessori raccontano la loro storia e le proprie emozioni nel gioco dell’identità personale, allora pare del tutto coerente che il trucco, il look, lo smalto e gli accessori siano solamente alcuni dei milioni di tasselli utili, e pienamente soggettivi, per raccontare di sé.
Costanza Falco
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