Due mesi di quarantena, due mesi in cui non si è potuto uscire e si è stati costretti a rimanere a casa causa Coronavirus e causa lockdown forzato dell’Italia. Ora però è tempo di tirare le somme, per capire come sono cambiati gli italiani durante un periodo anomalo e impensato fino a inizio anno.
Si mangia meglio
La vera sorpresa arriva dall’alimentazione. Già perchè secondo quanto emerso dall’Osservatorio sulle Eccedenze, sui Recuperi e sugli Sprechi Alimentari del Crea Alimenti e Nutrizione che ha condotto un’indagine nazionale su un campione di quasi 3mila persone, gli italiani hanno modificato le loro abitudini anche in meglio. La quarantena infatti è stata l’occasione per sperimentare nuovi cibi (40%) e nuove ricette (31%). Il tutto migliorando le proprie abitudini alimentari (24%) e maturando modi ecosostenibili. Come per esempio fare la raccolta differenziata 86%, conservare e consumare alcuni alimenti acquistati in eccesso 83%, oppure mangiare tutto, inclusi gli avanzi 80%.
Ma la vera novità arriva dagli alimenti consumati durante il periodo di lockdown. Si scopre infatti che il 33% degli italiani ha consumato più verdura e il 22% ha bevuto più acqua. Ma allo stesso tempo il 44,5% ha ammesso di aver mangiato più dolci e il 16% di aver bevuto più vino.
La dieta resta prioritaria
Gli ultimi due dati sono conseguenza di una volontà marcata di mettersi a dieta una volta terminata la quarantena. Desiderio espresso dal 37% degli intervistati. Un fatto dovuto anche all’impossibilità o quasi in questi mesi di svolgere attività fisica all’aria aperta o semplicemente permettersi una libera passeggiata quotidiana per smaltire le calorie assunte.
“Le limitazioni imposte dalla quarantena non hanno avuto effetti totalmente negativi sull’alimentazione”, spiega la coordinatrice dell’Osservatorio, Laura Rossi. Quest’ultima precisa che “a fronte dell’aumento di comfort food (dolci), abbiamo però anche maggiori quantità di frutta, verdura e soprattutto legumi con +26,5% e di olio di oliva +22%”.
Indicazioni in linea con quelli del carrello della spesa degli italiani nel primo trimestre del 2020. Questi indicano che il tempo trascorso in cucina è stato orientato alla preparazione di piatti con ingredienti salutari.
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