Chiude con oltre 314 mila spettatori paganti contro 270 mila spettatori dell’anno pre covid l’edizione 2023 di Lucca Comics & Games. Un dato oltre ogni aspettativa se si considera anche gli eventi contrari che hanno giocato contro la manifestazione, primo fra tutti il tempo che in Toscana ha causato danni enormi.
Il successo di presenze non è stato nemmeno toccato dalle polemiche per il patrocinio di Israele che ha innescato una serie di importanti defezioni tra gli artisti, compresi i fratelli Hanuka, che hanno formato il poster della cinquantasettesima mostra del fumetto.
L’amministrazione di Lucca Comics & Games, pur rammaricandosi della decisione di Asaf e Tomer Hanuka di non essere presenti a Lucca, ha espresso la più profonda e sentita vicinanza a loro e a tutti gli artisti che non hanno partecipato. Gli organizzatori durante l’inaugurazione anno ribadito che il Lucca Comics è un luogo di inclusione e libertà espressiva e che rappresenta un arricchimento per tutta la comunità che ha partecipato agli eventi, ai progetti e alle iniziative .
Tuttavia gli artisti Asaf e Tomer Hanuka hanno dichiarato che non si sarebbero presentati al festival per non incrementare le polemiche scatenate dal patrocinio che lo stato di Israele ha concesso alla fiera: “Abbiamo iniziato a lavorare col team di Lucca Comics & Games circa un anno fa. È stata una splendida esperienza con tutti i membri del team che abbiamo incontrato in questa efficiente e calorosa organizzazione. Di gran lunga la migliore che abbiamo avuto in venticinque anni di lavoro in questo settore. Abbiamo accettato questo incarico con grande entusiasmo per dare il nostro miglior contributo alla nostra comunità allargata di artisti e appassionati. Ci siamo sentiti considerati e supportati in ogni passo di questo percorso. Tuttavia, dobbiamo con tristezza condividere la nostra decisione: non presenzieremo a Lucca Comics & Games. La nostra presenza a Lucca e le nostre attività rischierebbero di essere oggetto di eccessiva attenzione afferente alla questione internazionale, oscurando la dimensione artistica, che invece è stata ed è il centro del nostro percorso con questa manifestazione e il suo gruppo di lavoro. Non ci sentiamo di spostarci da una zona di guerra vera verso una zona di conflitto mediatico. Questo interferirebbe con la felicità di incontrare tanti amici, fan e colleghi. Abbiamo deciso di fare un passo indietro e lasciare che l’arte parli per se stessa. In attesa di tornare quanto prima a riabbracciare Lucca Comics & Games, dobbiamo continuare a credere nella speranza. Viviamo tutto questo insieme. E, in questa parte del mondo, non ci possiamo permettere molto altro”.
La polemica si è ulteriormente inasprita quando ZeroCalcare ha pubblicato una serie di tavole per spiegare le motivazioni che lo hanno portarono a non presenziare alla fiera L.G.
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