Unendo commedia romantica e period drama, “Made in Italy” è la storia di una ragazza che entra a far parte della redazione di un giornale di moda all’inizio degli anni ’70.
Irene Mastrangelo (Greta Ferro) non ha esperienza lavorativa nel settore, ma come esperta di strategie di comunicazione digital riesce a superare ogni ostacolo. Dalle interviste alle valigie perse con tutti gli abiti degli inserzionisti da fotografare. Con Andrea Sachs de Il Diavolo veste Prada, Irene Mastrangelo condivide l’inettitudine. Certo, ha sicuramente più entusiasmo di lei per il giornale dove si trova in attesa di finire l’università. La sua capa non è un mostro di anaffettività come Miranda Priestly, ha un sodale nel reparto grafico proprio come Andrea, e una collega amica. I punti in comune sono poi i successi, i bei ragazzi che spuntano grazie alla mondanità e un fidanzato che reclama attenzione.
Armani, Valentino, Krizia, Versace, Missoni, Walter Albini, Fiorucci, Raffaella Curiel e Ferrè. Nomi importanti che emergono su uno sfondo altrettanto significativo: i conflitti della società e l’impegno politico, la droga e l’orgoglio gay. Tuttavia, seppure con tratto leggero, l’incastro di “Made in Italy” tra la commedia romantica di Irene e il focus sulla creatività degli stilisti non appare mai scontato. Nobile, anzi, con una sua coerenza di dettagli vintage è una precisa fotografia della produzione italiana, che, dopo il nefasto 2020, con un effetto confortante, fa tifare per l’avvento di un nuovo Rinascimento imprenditoriale.
Il cast di “Made in Italy”
Monica Massinello (Fiammetta Cicogna) è una giovane redattrice di Appeal. Bella, solare e disinibita, sembra essere agli antipodi rispetto a Irene, ma appena la protagonista entra in redazione, tra le due scatta una grande simpatia. John Sassi (Marco Bocci) è fotografo di moda, ma non solo, è la punta di diamante di Appeal. Attraente e misterioso, John non passa certo inosservato in redazione e fuori. Davide Frangi (Andrea Bosca) è un imprenditore tessile di Como, che conosce Irene per caso in un bar, e la rivede durante una delle prime edizione di IdeaComo. Il chiaroscuro tra buoni e cattivi è presente anche all’interno di questa serie. Andrea Nava (Sergio Albelli) è vicedirettore astuto e prevaricatore, che considera Irene un impiastro in una redazione già troppo anarchica. Ludovica Morelli (Valentina Carnelutti) è la caporedattrice gelosa della sua posizione, che soffre per l’arrivo di una giovane intraprendente, che cerca per tale motivo di metterla in difficoltà coalizzandosi con Nava. Nella squadra dei buoni invece ci sono: Armando Frattini (Giuseppe Cederna), uomo elegante e solitario, che dedica tutta la sua vita alla rivista e al cane Vicky; Filippo Cerasi (Maurizio Lastrico), il graphic design del giornale. Gay, ma senza ostentazione in anni in cui era difficile vivere la condizione con libertà, forma con Irene e Monica un gruppo affiatato. Pasquale (Ninni Bruschetta) e Giuseppina (Anna Ferruzzo) sono i genitori di Irene. Lui metalmeccanico inizialmente ostile alle scelte della figlia e poi conciliante; lei sarta che redarguisce sui pericoli ma sotto sotto fan della determinazione di Irene (Greta Ferro). Il nome è un omaggio a Irene Brin – storica giornalista di moda e costume – e alla prima assistente di Giorgio Armani.
Costanza Falco
Leave A Reply