AC Milan in prima linea
Le federazioni e i club sportivi di tutto il mondo si stanno mobilitando per aiutare la sanità mondiale a contrastare l’emergenza Covid-19. In questo difficile momento di crisi è importante che tutti facciano la loro parte e sono già molti gli esempi virtuosi. In Lombardia, tra le zone più colpite dal Coronavirus, questo discorso assume ancora più valore.
Sta riscuotendo grande successo la raccolta fondi lanciata dal Milan per supportare l’AREU (azienda regionale emergenza urgenza). Il totale delle donazioni attualmente ammonta ad oltre 600.000 euro, soldi utilizzati per l’acquisto di apparecchiature e materiale sanitario. Sono già state comprate sei automediche equipaggiate per il soccorso avanzato, grazie a una prima donazione da 250.000 effettuata dal Milan. Oltre alle numerosissime donazioni dei tifosi anche i giocatori e i dirigenti della squadra rossonera hanno voluto partecipare, destinando un giorno di stipendio alla raccolta fondi.
Nuovi progetti rossoneri
Non finiscono qui le iniziative del club milanese. Nei prossimi giorni prenderanno il via due progetti rivolti a particolari categorie di tifosi rossoneri. A supporto di circa 2000 abbonati over 65 verrà attivata la consegna a domicilio di beni di prima necessità e materiale medico-sanitario. Per i più giovani il Milan sarà partner del Comune di Milano per l’acquisto di 30 tablet, destinati agli studenti di scuole elementari e medie milanesi che non possono permetterselo.
I componenti del mondo Milan si stanno muovendo anche singolarmente per cercare di essere d’aiuto alla causa. Gordon Singer, il numero uno di Elliot (il fondo americano che controlla la società), tramite la sua fondazione ha deciso di donare 100.000 dollari all’IRCCS Ospedale San Raffaele perchè siano acquistati dei ventilatori polmonari. Anche Zlatan Ibrahimovic ha lanciato in prima persona una raccolta fondi a sostegno degli ospedali Humanitas, a cui hanno partecipato anche diversi compagni di squadra con una cospicua donazione.
Facendo tutti la nostra parte, a prescindere dalla fede calcistica, potremo dare il nostro piccolo contributo, con la speranza che tutto questo finisca presto.
Matteo Zoppi
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