Per il Bridge italiano sta per scoccare l’ora X. Il Campionato italiano a squadre, organizzato dalla Federazione Italiana Gioco Bridge, è l’evento più atteso del calendario agonistico e raduna ogni anno a Salsomaggiore Terme oltre 1200 appassionati. Per questa edizione che si disputerà da sabato 28 aprile a martedì 1° maggio, sono attese molte squadre blasonate, tra cui quella capitanata dal Direttore Generale di Mediobanca, Francesco Saverio Vinci e quella di Maria Teresa Lavazza. Nel team Breno milita invece l’enfant prodige Giovanni Donati, che a soli 19 anni da tempo sfida i grandi campioni del mondo.
Sono previste due categorie: open e femminile. All’interno dei due raggruppamenti, le formazioni sono ripartite, in base ai diritti acquisiti negli anni passati, in serie Eccellenza, serie A e serie B.
Solo le squadre iscritte alla serie Eccellenza, 10 nella categoria Open e 10 nel Femminile, possono ambire al titolo italiano.
“Italiano” in senso ampio, perché l’evento, anno dopo anno, si è arricchito di respiro internazionale. Tale è infatti il prestigio del Bridge nostrano, e dunque l’ambizione di acquisire il titolo di Campione d’Italia, che Salsomaggiore viene ormai abitualmente raggiunta da giocatori provenienti da ogni parte del mondo.
A questo proposito, è atteso nella cittadina termale Thomas Bessis, giocatore francese detentore del titolo Europeo, nonché del titolo di questo Campionato. Il parigino, che l’anno scorso aveva imparato a memoria l’inno di Mameli apposta per cantarlo a squarciagola dal primo gradino del podio insieme ai suoi compagni di squadra, gioca sotto l’insegna della formazione Vinci, capitanata dal Direttore Generale di Mediobanca Francesco Saverio Vinci, grande appassionato di questo sport della mente, che da sempre intriga volti noti dell’alta finanza.
Ne è un esempio Warren Buffett, che considera il Bridge una fenomenale palestra per imprenditori e tycoon: allena infatti a prendere decisioni, a trarre inferenze, a compiere deduzioni, a pianificare e a sviluppare strategie. Il tutto, e questo rende il Bridge unico fra gli sport della mente, in sinergia con il proprio compagno (si tratta infatti di un gioco di coppia in cui è necessaria l’affinità col proprio “socio”) e avendo a disposizione un numero limitato di dati (le carte degli avversari e del partner sono coperte, quindi è necessario elaborare le informazioni derivanti dalle loro mosse, per cercare di ricostruire la possibile distribuzione della loro mano).
Vinci non è l’unico manager presente nel Bridge italiano: Maria Teresa Lavazza, regina della casata del prestigioso marchio di caffè, ha a sua volta una squadra, che porta il suo cognome ed è fra le rappresentative più vincenti in assoluto. Fra i suoi alfieri ci sono alcuni dei migliori giocatori del pianeta.
Accanto ai campioni mondiali Giorgio Duboin, Norberto Bocchi, Antonio Sementa e all’italoargentino Agustin Madala, sono schierati Alejandro Bianchedi, a sua volta italoargentino, e il giovane talento danese Dennis Bilde. Con la sola eccezione di Bilde, che rappresenterà la sua nazione, questa formazione vestirà la maglia Azzurra a Ostenda, in Belgio, dove in giugno si disputeranno i Campionati Europei, tappa cruciale del calendario internazionale perché determinante per la qualificazione ai mondiali. Il sesto componente della Nazionale sarà Giovanni Donati, 19enne di Rimini enfant prodige del Bridge italiano che sin dalla sua prima apparizione al tavolo verde, alla tenera età di 11 anni, ha fatto girare la testa ai talent scout federali.
Le rappresentative di serie A e serie B competono per la promozione al livello superiore.
Lunedì, al termine della cerimonia di premiazione, la Federazione Italiana Gioco Bridge offrirà un rinfresco a base di specialità salsesi a tutti i partecipanti al Campionato. Questo momento conviviale, una sorta di “terzo tempo del Bridge” è ormai un appuntamento fisso e apprezzatissimo dai tesserati delle manifestazioni dello sport della mente.
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