Da un’indagine di Deloitte emergono i nuovi trend degli spostamenti urbani. I mezzi privati e quelli pubblici sono in netto calo. Meno auto, meno trasporto pubblico. Le e-bike e i monopattini sono in testa alla classifica. “Io viaggio da solo” potrebbe essere la didascalia di questa nuova fase dei trasporti nelle grandi città messe in ginocchio dalla pandemia. I primi esempi giungono proprio dall’Italia, dalla Germania e dal Regno Unito dove 8 cittadini su 10 a causa del Covid hanno dichiarato di aver utilizzato molto meno l’auto dall’inizio della pandemia. La mobilità condivisa ha subito una forte contrazione, con il 70% in meno di utilizzo di soluzioni di car sharing e il 98% in meno di immatricolazioni per noleggi a breve termine. Se da una parte il Covid ha generato nuove sfide per le imprese operanti nell’ecosistema della mobilità, dall’altro si sono create nuove opportunità da cogliere. La micromobilità viene considerata più sicura e sostenibile dai consumatori: in Cina, ad esempio, a tre mesi dal contagio l’utilizzo del bike sharing ha avuto un incremento del 150%.
La situazione in Italia
Secondo il Deloitte Mobility City Index 2020, la capitale si caratterizza per una visione strategica favorevole alla nuova mobilità, come dimostrano l’apertura di nuove piste ciclabili (attesi 150 Km nel 2020), gli incentivi alla micro-mobilità e l’ampliamento delle infrastrutture dedicate al trasporto pubblico. Per rispondere positivamente al nuovo contesto e ai nuovi bisogni di mobilità, l’Italia è chiamata ad includere nel Piano di Ripresa e Resilienza una mobilità rinnovata, più sostenibile. La trasformazione del settore dovrà mirare a sostenere lo sviluppo di ecosistemi in chiave smart, conducendo interventi immediati, necessari per la salute dei cittadini, con una visione ampia capace di sostenere la contaminazione tra imprenditorialità, sperimentazione e creatività per lo sviluppo di nuove idee. Molte città italiane stanno già avviando iniziative di MaaS (Mobility as a Service) per offrire ai cittadini un ampio spettro di servizi durante tutte le fasi del mobility journey.
L’80% degli italiani non esclude la possibilità di comprare in futuro servizi di mobilità da operatori nuovi. Per Andrea Poggi, Clients & Industries Leader di Deloitte Central Mediterranean, “soluzioni sicure, ecologiche e sostenibili rappresentano il futuro della mobilità, diretta già prima della crisi verso orizzonti nuovi. Questi processi di cambiamento sono stati accelerati negli ultimi mesi e adesso gli operatori del settore e le istituzioni devono saper intercettare i nuovi bisogni della collettività? per ripensare l’intero ecosistema. Forme di sostenibilità alternative diventano sempre più necessarie a fronte anche della situazione attuale del Covid, che vede un sovraccarico sul trasporto pubblico in un momento delicato”.
Costanza Falco
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