Apo Conerpo ScA, prima organizzazione ortofrutticola europea, ha presentato oggi a Milano il progetto “Pears with love: a case study of ustainable agriculture”, un progetto comunitario che vuole mettere in evidenza la necessità di una agricoltura sostenibile, aumentando nei consumatori la consapevolezza dei suoi benefici per il clima e l’ambiente.
Al centro del progetto, la pera, utilizzata come esempio per raccontare una filiera produttiva sostenibile fino al consumatore.
In particolare, il progetto si concentra sulla sostenibilità della produzione e del consumo della pera, avendo come riferimento la definizione di «agricoltura sostenibile» formulata dalla FAO*.
Grazie ad un approccio sostenibile, infatti, “dal campo alla tavola”, sia operatori del settore che i consumatori possono contribuire a proteggere il suolo limitando l’uso dei fertilizzanti e dei pesticidi chimici, ridurre al minimo l’inquinamento e il consumo delle risorse idriche, nonché le emissioni dei gas a effetto serra, potenziare l’agricoltura biologica e di precisione, ma soprattutto, tutelare il più possibile la biodiversità, oltre a promuovere il consumo sostenibile.
Apo Conerpo
Apo Conerpo è la più grande organizzazione di produttori ortofrutticoli che detiene la leadership europea nel settore dell’ortofrutta fresca. Questi i suoi numeri: 6.700 produttori ortofrutticoli, riuniti in 48 cooperative distribuite nelle regioni ortofrutticole più vocate d’Italia, 30.000 ettari coltivati, oltre 1.000.000 tonnellate di frutta e verdura commercializzate ogni anno, 89 strutture di lavorazione e2.000.000 metri cubi di impianti di conservazione.
Il gruppo, a cui fanno capo Opera, Alegra, Valfrutta Fresco, Brio e Naturitalia, è attivo sull’intera filiera e, grazie alle più moderne tecniche agronomiche e a un controllo della filiera produttiva, assicura sui suoi prodotti le massime garanzie di qualità al 100%. Da più di 20 anni utilizza il modello produttivo della produzione integrata, un insieme di pratiche agronomiche che consentono di ridurre e razionalizzare l’impiego di mezzi chimici, applicare metodi a basso impatto ambientale e al contempo ottenere prodotti di elevata qualità, conciliando così un’agricoltura tra le più intensamente produttive d’Europa con la salvaguardia dell’ambiente e la salute dei consumatori L.G.
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