Il coronavirus è certamente un nemico molto forte che ha messo a dura prova il nostro paese. Obbligandoci a mesi di quarantena e arrivando a cifre di contagi impressionanti. Ora la situazione sembrerebbe migliorata. E l’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane ha fornito delle stime sul futuro delle regioni per quanto riguarda il numero di contagi.
Il calcolo delle previsioni
“L’Osservatorio ha seguito l’evolversi dell’epidemia e ha ritenuto importante fornire dati e previsioni elaborate su solide basi scientifiche sull’evoluzione dei contagi. Il tutto come contributo alle scelte delle Istituzioni nazionali e regionali. Focalizzando l’attenzione sulla data a partire dalla quale attendere l’azzeramento dei nuovi contagi – spiega il Solipaca – Tali previsioni sono state calcolate sulla base dei dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile nel periodo che va dal 24 febbraio al 15 maggio”. Fanno sapere gli esperti dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.
Le prime previsioni per le regioni italiane
Le prime regioni che dovrebbero uscire per prime dal contagio, secondo l’Osservatorio, sono le Province di Bolzano e Trento, rispettivamente il 21 e 22 maggio. A buon punto sono anche la Calabria (22 maggio), seguita da Umbria (23 maggio), Sardegna (24), Basilicata (26) e Valle d’Aosta (29). L’azzeramento dei contagi dovrebbe arrivare più avanti per altre regioni, in Abruzzo (1 giugno), Puglia (3), Campania (3) Sicilia (6), Toscana (6), Veneto (9), Friuli Venezia Giulia (12), Lazio (17), Emilia-Romagna (22), Marche (23), Liguria (24) e Piemonte (26). Per quanto riguarda invece il Molise, le previsioni sono un po’ più complicate. “Negli ultimi 10 giorni sono stati riscontrati nuovi focolai che hanno invertito la dinamica discendente della curva”.
Il caso della Lombardia
La Lombardia, come sappiamo, è la regione dalla quale sono partiti i primi contagi da Covid-19. E proprio per questo motivo “secondo i dati attuali l’azzeramento dei nuovi casi non avverrebbe prima del 13 agosto”.
Stime da rivedere in seguito alla Fase 2
Occorre però sottolineare che queste previsioni hanno validità in cui la mobilità sociale era a livelli molto contenuti. Per questo motivo sarà necessario rivedere questi dati alla luce dell’ultimo Dpcm che ha dato il via alla Fase 2 caratterizzata da un allentamento delle misure e delle limitazioni per le persone.
Giulia Bueloni
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