Un aspetto aziendale da non trascurare
Inutile nasconderlo. E’ un momento estremamente delicato per l’intera economia mondiale. L’emergenza Coronavirus sta aprendo il dibattito su cosa fare per fronteggiare l’inevitabile crisi che si sta palesando e si paleserà nei prossimi mesi. E allora ogni azienda, piccola o grande che sia si sta attivando per studiare le giuste mosse da compiere per non rimanere impreparate.
Ecco allora che il tema della reputazione aziendale è sicuramente uno degli aspetti su cui ogni azienda sta lavorando alacremente in queste ultime settimane. Qual è il comportamento della singola impresa di fronte all’emergenza sanitaria dettata da Covid-19? Gli italiani da questo punto di vista sono impietosi e non risparmiano giudizi netti e dolorosi in caso di scelte poco felici.
I fattori che influenzano la reputazione aziendale
Ad andare a verificare l’andamento della reputazione delle aziende ci ha pensato il Reputation Institute – leader mondiale nella misurazione e gestione a della reputazione aziendale. Dalla ricerca emerge in primis che la reputazione è guidata per il 45% dal suo impatto sociale, con l’azienda in prima linea con progetti di beneficenza. Un altro indice in crescita (+2,5 punti) riguarda anche le attività di CSR con la donazione di ingenti somme di denaro per l’acquisto di materiali, dispositivi di protezione o strumentazioni per i presidi medici.
Inoltre la tempestività nel rispondere alla crisi è stato un fattore decisivo per essere considerata un modello da seguire. E per tempestività nell’azione significa vicinanza e responsabilità, dimostrate con fatti, nei confronti dei dipendenti e della società. Le dimensioni Citizenship (Cittadinanza), Governance (Trasparenza) e Workplace (Benessere dei propri dipendenti) sono infatti aumentate rispettivamente di 1,9, 2,7 e 3 punti.
Infine l’attenzione verso il benessere dei dipendenti, come ad esempio lo smartworking, hanno dato un segnale forte alla propria reputazione. Addirittura 3,8 punti in più che si traducono in comportamenti positivi che crescono: +7,9% nel parlare positivamente dell’azienda, +8,1% nel dare il beneficio del dubbio che l’azienda prenda la scelta giusta in questa fase e successivamente.
La parola dell’esperto
«L’analisi conferma una leadership riconosciuta, dalla maggioranza degli Italiani, alle aziende che si sono mosse meglio delle Istituzioni nella gestione di questa crisi senza precedenti», afferma Alessandro Detto, Senior Vice President Reputation Institute Italy and Switzerland. «Molte imprese si sono dimostrate determinanti nella definizione delle politiche per mettere in sicurezza le persone, oltre a supportare la gestione dell’emergenza sanitaria con donazioni e mettendo a disposizione della collettività le proprie competenze. Un ruolo che ha rinforzato la reputazione delle aziende e che deve favorire, fin da ora, la convergenza fra le progettualità proposte dal privato e le finalità delle Istituzioni pubbliche, con l’obiettivo comune di far ripartire l’economia nazionale».
Leave A Reply