Al via le nuove iscrizioni alla scuola superiore, anche quest’anno – nonostante tutto – la corsa ai licei non si ferma: prescelto da uno studente su due. Mantengono posizione gli istituti tecnici, mentre i professionali non riescono ad uscire da una crisi nera che, nonostante la riforma, li vede da anni in estrema difficoltà. Si aspettava la chiusura delle iscrizioni online per vedere i dati tanto attesi, per capire quanto la pandemia da Covid-19, che ha costretto le scuole a organizzare open day online, possa aver influito sulle scelte dei giovani. In realtà è cambiato poco nelle macrotendenze che sono state fornite dal ministero dell’Istruzione. È interessante evidenziare anche la crescita delle domande di tempo pieno alla primaria, per quanto sia uno dei punti critici nell’offerta della scuola italiana, soprattutto nel sud del Paese.
È ancora il Lazio la regione con il maggior numero di interessati ai licei, con il 71,2%. Seguono Campania (64,3%), Abruzzo (63,9%), Sicilia (63,8%). Veneto ed Emilia Romagna si confermano, invece, le regioni con meno adesioni per gli indirizzi liceali, entrambe al 48,2%. Una conferma anche per il Veneto, come regione con più adesioni per gli istituti tecnici: 38%. Seguono Lombardia (36,2%), Emilia Romagna (36%), Friuli Venezia Giulia (35,7%). L’Emilia Romagna è ancora la prima nella scelta dei professionali (15,8%), seguita da Veneto (13,8%), Basilicata (13,7%), Toscana (13,5%). Ma vediamo come è andata.
Il liceo: cresce lo scientifico, cala il linguistico
I licei continuano ad essere i più scelti: quest’anno il 57,8% delle domande di iscrizione ha riguardato un indirizzo liceale (era il 56,3% un anno fa). Il liceo classico rimane sostanzialmente stabile, scelto dal 6,5% delle ragazze e dei ragazzi (il 6,7% un anno fa). È ancora in crescita l’interesse per gli indirizzi del liceo scientifico, che passano dal 26,2% delle preferenze di un anno fa al 26,9% del nuovo anno. Entrando nel dettaglio, lo scientifico tradizionale è stato scelto dal 15,1% dei ragazzi (un anno fa era il 15,5%), il 10% ha scelto l’opzione Scienze applicate, in crescita (l’8,9% l’anno scorso), ancora confermata la scelta delle sezioni dello scientifico con indirizzo Sportivo da parte dell’1,8% delle studentesse e degli studenti.
Il linguistico – dopo la crescita degli ultimi anni – si vede costretto al calo di preferenza, dall’8,8% all’8,4%. Cresce l’artistico, dal 4,4% al 5,1%. È in aumento anche l’interesse per il liceo delle scienze umane, dall’8,7 al 9,7%. In modo particolare, l’indirizzo tradizionale sale dal 6% al 6,5%, l’opzione Economico-Sociale sale dal 2,7% al 3,2%. Stabile il riferimento per i licei ad indirizzo Europeo e internazionale (0,5%), in calo i licei musicali e coreutici che scendono dall’1% allo 0,7%.
Gli istituti tecnici e professionali
Un terzo delle scelte dei giovani in età da liceo è ancora per i tecnici che, sostanzialmente, tengono posizione: li sceglie il 30,3% delle studentesse e degli studenti (il 30,8% un anno fa). Il settore Economico scende al 10% dall’11,2%, cresce invece il Tecnologico, dal 19,6% al 20,3%. Gli Istituti professionali segnano un calo dal 12,9% all’11,9% delle scelte
Più tempo pieno alla scuola primaria
Cresce la domanda di tempo pieno (per un totale di 40 ore settimanali) nella scuola primaria: lo richiede il 46,1% delle famiglie rispetto al 45,8% dell’anno scorso. Tra le Regioni con le più alte percentuali di scelta ci sono Lazio (64,1%), Piemonte (62,5%), Emilia Romagna (60,7%). La percentuale più bassa si registra in Sicilia (14,8%), Molise (15,3%), Puglia (21,4%).
Costanza Falco
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