Da quando Entertainment Weekly ha rilasciato la prima immagine ufficiale della nuova versione di Lola Bunny nel sequel di Space Jam, molti fan, nostalgici del primo film degli anni ’90, si sono scatenati muovendo critiche alla scelta di modificare il design dell’iconica coniglietta dei Loony Toones. Per questo motivo è sceso in campo il regista, Malcolm D. Lee, per chiarire la decisione di “non oggettificare” il suo personaggio.
Come cambia il look di Lola
Il nuovo look viene incontro ai tempi che cambiano e alla maggior sensibilità che suscita il tema del corpo femminile. Tuttavia non tutti gli appassionati sono certi che il risultato corrisponda alle intenzioni. Spariscono il top che le lasciava scoperta la pancia e i pantaloncini cortissimi: nella prima immagine ufficiale del sequel, Lola Bunny indossa una divisa più “morbida” e comoda, identica a quella dei compagni di squadra maschi. In più, secondo molti, la coniglietta avrebbe perso lo sguardo ammiccante e un seno meno prosperoso.
Le parole del regista
Nell’intervista rilasciata a Entertainment Weekly, Malcolm D. Lee ha affermato: “Lola Bunny era molto sessualizzata, come una Betty Boop mischiata a Jessica Rabbit. Lola non era politicamente corretta… questo è un film per bambini, perché ha un top corto? Non ci sembrava necessario. Questo è il 2021. È importante riflettere sull’autenticità di personaggi femminili forti e capaci. Probabilmente ha le caratteristiche più umane dei Tunes; non ha una cosa come una carota e non balbetta cose strane. Quindi abbiamo rielaborato un sacco di cose, non solo il suo look, ma ci siamo anche assicurati che avesse dei pantaloncini di una lunghezza appropriata e che fosse femminile senza venire oggettificata, dandole una vera voce. Abbiamo puntato sulla sua potenza atletica, le sue capacità di leader e l’abbiamo resa un personaggio completo come gli altri”.
Lola Bunny era già un personaggio forte in Space Jam
Le intenzioni della squadra a lavoro su Space Jam 2 sono state quindi quelle di costruire una personalità più forte per Lola e di non relegarla a essere soltanto la coniglietta sexy della squadra dei Looney Toones che fa impazzire Bugs Bunny e non solo. Un ottimo motivo, sicuramente, che però fa storcere il naso a molti fan: sui social network sono centinaia i commenti degli spettatori che ritenevano già un personaggio femminile tosto la Lola Bunny del 1996. “Non chiamarmi bambola” è, infatti, la sua battuta iconica che sintetizza il personaggio: un’ottima giocatrice di basket e una brava compagna di squadra, ma anche una donna sensuale, capace di farsi rispettare. Era davvero oggettificata nel primo film?
Una parte del pubblico ritiene che eliminando il suo lato sexy si possa arrivare quasi a comunicare un messaggio sbagliato: un personaggio femminile, affinché possa essere considerato forte, completo e interessante, non deve essere sensuale. Non resta dunque che aspettare l’uscita del film, la visione ci permetterà di esaminare a pieno il personaggio diretto da Malcolm D. Lee… intanto il dibattito è aperto.
Costanza Falco
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