Dopo l’inizio della pandemia, Tenet è il primo grande film ad approdare nei cinema mondiali; se n’è parlato come di un esperimento, come di un atto d’amore verso il cinema e addirittura come di un’ancora di salvataggio per l’industria. Già prima che uscisse, si parlava di Tenet come di un film che avrebbe potuto far ripartire l’intero settore. Era atteso, secondo quanto dichiarato da David Sims sull’Atlantic, “come una luce nelle tenebre”.
E’ ancora presto per fare stime
Attualmente non possiamo ancora dire se il film arriverà ai 450milioni necessari per essere un’operazione economicamente vantaggiosa, ad oggi sono stati incassati più 200milioni di dollari nel mondo. Oltre Tenet, già possiamo affermare che l’industria cinematografica non è per nulla uscita dalle tenebre, e oltre a non essere particolarmente luminosa, quella di Tenet è l’unica luce. I dati sugli incassi dicono che, visti i tempi, il film ha ricevuto una buona accoglienza in alcuni paesi in cui il momento greve della pandemia sembra essere passato, ma anche che ha avuto risultati non soddisfacenti negli Stati Uniti. Questi ultimi hanno contribuito a meno del 15% dei guadagni, e questo sta succedendo perché i cinema sul territorio a stelle e strisce sono riempiti solo in parte, quasi un cinema su tre non ha ancora riaperto le porte al pubblico e in un paese con decine di migliaia di casi quotidiani di contagio molti americani preferiscono non chiudersi per ore in un cinema.
Il film sta correndo “una maratona, non uno scatto”
Questo è ciò che pensa la Warner Bros, l’azienda distributrice del film. Tenet potrebbe avere una coda lunga di incassi, assicurata dal fatto che fino a novembre non ci saranno altre importanti uscite globali. Tuttavia sono previsioni complicate, dal momento che dipendono da troppe variabili, impossibili da tarare su esempi passati. Inoltre la Warner Bros sta condividendo poco e malvolentieri i dati sugli incassi, si conosce il dato totale, ma con meno dettagli e aggiornamenti rispetto a quanto fatto in passato. Tenet non è però solo importante per l’azienda distributrice, ma anche per tutta l’industria cinematografica, ogni altra casa di produzione sta seguendo la scia di questi risultati per capire come muoversi con la distribuzione di futuri film. Per diversi motivi, infatti, Tenet poteva essere un buon banco di prova per ripartire: è un film di un genere tutto suo, in grado di incuriosire sia gli appassionati di thriller sia quelli di fantascienza.
Quali soluzioni adottare?
Se per i cinema le alternative non sono molte, le case di produzione possono votarsi allo streaming e c’è chi l’ha già fatto: la Disney ha, infatti, deciso di divulgare Mulan online e non nei cinema, attraverso la piattaforma Disney+. Il grande problema è che non esistono modi per non andare in perdita utilizzando solo lo streaming. Spendere 300milioni di dollari per un film e poi impostarlo sulle piattaforme streaming può sicuramente aiutare a recuperare parte della spesa e a far crescere gli abbonamenti, tuttavia non può portare incassi pari a quelli garantiti da un’uscita cinematografica globale.
Costanza Falco
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