Il presidente del Cio, Thomas Bach, ha parlato con positività del crescente numero di eventi sportivi nelle ultime settimane nonostante la presenza del Covid-19 e l’assenza, per ora, di un vaccino. Questo, secondo Bach, dimostra che è possibile praticare sport e organizzare manifestazioni anche se il periodo che stiamo attraversando è delicato. Giochi olimpici compresi.
Il parere di Toshiro Muto, CEO del Comitato giapponese
Toshiro Muto ha affermato che avere a disposizione un vaccino non è un requisito necessario per organizzare e svolgere le Olimpiadi e le Paraolimpiadi di Tokyo. “Il Comitato Olimpico Internazionale e l’OMS hanno già discusso la questione. Ovviamente, se venissero sviluppati dei vaccini efficaci, saremo lieti e sollevati e sarà molto utile in vista dell’evento. Tuttavia non è una condizione vincolante”. Attualmente il Giappone sta affrontando una grande sfida per evitare di cancellare l’evento, fortemente desiderato da Tokyo e su cui sono stati investite risorse enormi, di fronte all’opinione pubblica che si è proclamata scettica sul fatto che le Olimpiadi possano svolgersi. Un sondaggio condotto lo scorso mese su quasi 13.000 aziende giapponesi ha mostrato che il 53,6% desidera che i giochi vengano annullati o rinviati nuovamente.
Eventi come il tour dimostrano che si può fare
Lo sport sta, tuttavia, riaprendo i propri battenti e alcuni grandi eventi si sono già svolti con successo. “Eventi complessi come il Tour de France hanno dimostrato che le manifestazioni sportive si possono svolgere anche senza vaccino”, ha affermato Bach. In questo momento è impossibile pensare di creare un piano d’emergenza per ogni scenario possibile, ma “i giochi olimpici saranno un successo”. Sicuramente la scoperta di un vaccino contro il Covid-19 potrebbe facilitare l’organizzazione o delle prime previsioni. Tuttavia, ciò che è stato fatto finora, da dopo il lockdown, dimostra che lo sport può comunque proseguire. “Dobbiamo lavorare con diligenza e scrupolo, prenderci il tempo necessario per le giuste decisioni e andare avanti con spirito di gruppo. Sono certo che tutto ciò renderà questi Giochi olimpici un successo, e un evento storico sotto molti aspetti”. Tutti gli atleti saranno sottoposti a test una volta atterrati in Giappone e poi all’aeroporto prima della loro ripartenza. È, ad oggi, stata scartata l’idea di un periodo di quarantena nel momento d’arrivo in Giappone; per evitare maggiormente i rischi di contagio durante le competizioni, la circolazione degli atleti nei momenti al di fuori delle gare sarà fortemente limitata.
Costanza Falco
Leave A Reply