Il coronavirus non solo ha portato una serie di cambiamenti nelle nostre vite, ma ha messo in crisi diversi settori tra cui quello turistico che ora spera in un rilancio con l’arrivo dell’estate. Nonostante non siano ancora state indicate date o modalità, il ministro Dario Franceschini afferma che le vacanze “si faranno” ma “saranno diverse e in Italia”. In questo senso sono già molti gli hotel che hanno fissato le date di ripresa della loro attività e che accettano prenotazioni. Il settore turistico si sta quindi preparando per garantire vacanze sicure ai propri ospiti con proposte anti-Covid nei diversi luoghi d’Italia.
Vacanze al mare
Le località marittime cercano di attrezzarsi nel miglior modo possibile in vista di una riapertura. Le proposte sono differenti ma tutte destinate a cercare di garantire un soggiorno sicuro nelle strutture. In Puglia il presidente della Regione Emiliano ha avanzato l’ipotesi di fare tamponi a tutti i turisti senza però specificare le modalità di questa azione. Nella regione ci sono strutture che annunciano possibili date di riapertura. La Masseria San Domenico di Savelletri (Brindisi) punta ai primi di giugno, al 20 giugno il Vivosa Apulia Resort di Ugento (Lecce). Lo stesso accade in Sardegna dove, ad esempio, il Forte Village Resort a Santa Margherita di Pula ipotizza la riapertura il 28 giugno.
Anche la Riviera Romagnola si prepara ad una riapertura, come dichiara Patrizia Rinaldis, presidente Associazione albergatori di Rimini “Dei 1150 alberghi di Rimini alcuni potrebbero non riaprire. Ma in tanti hanno già riacceso le luci e molti altri eroi sono pronti a fare lo stesso. La voglia di tenere la testa alta è tanta. Siamo già equipaggiati con le misure di sicurezza in hotel, poi dalla nostra abbiamo la fortuna di spiagge molto grandi e la capacità e la flessibilità dei romagnoli che sapranno reinventarsi anche la vacanza dopo il lockdown”.
A proporre un vero e proprio modello turistico è l’isola d’Elba che, con l’hashtag #Elbasicura, predispone una serie di accortezze come: soggiorni svincolati dall’obbligatorietà “da sabato a sabato” per dare flessibilità, traghetti a portata ridotta per raggiungere l’isola, o ancora un servizio di informazioni in tempo reale che possa assicurare ai turisti che la spiaggia in cui desiderano andare abbia posto con distanziamento garantito oppure no.
Vacanze in montagna
Anche in montagna si sta lavorando per predisporre la riapertura delle diverse strutture che, nella maggior parte dei casi, contando di ricominciare a giungo. In Alto Adige, per esempio, l’apertura delle strutture è fissata per il 25 maggio e, grazie ad una legge provinciale, sono state anticipate anche le aperture di bar, ristoranti e musei all’11 maggio.
In Trentino gli hotel puntano a riaprire nella seconda metà di giugno come ad esempio il Lido Palace di Riva del Garda che riapre il 19. Anche in Valle d’Aosta ci si prepara per la riapertura. Remo Chuc, Dirigente regionale Assessorato al Turismo, afferma che “Saranno privilegiati gli sport outdoor e le attività nella natura, dalle Alte Vie al Cammino Balteo; inoltre la Valle d’Aosta vanta numerosi monumenti accessibile dall’esterno, soprattutto nel capoluogo, come l’Arco d’Augusto, la Porta Praetoria e il Teatro romano”.
Vacanze nei villaggi turistici
I villaggi turistici sono indubbiamente le strutture che devono affrontare una sfida maggiore. Ciò che contraddistingue i villaggi vacanze è la costante presenza degli animatori, fattore che dovrà inevitabilmente cambiare. A tal proposito, come afferma Stefano Pompili, direttore generale di Veratour “Per la sera faremo piano bar e cabaret con al massimo due persone sul palco, e posti a sedere distanziati per gli spettatori. Si ridurrà di molto, invece, l’animazione per i bambini: meno turni, con attività soprattutto sportive che danno la certezza del distanziamento”.
Per quanto riguarda invece la riapertura dei villaggi Veratour Pompili dichiara che “È una data che ipotizziamo insieme ai tour operator e le compagnie aeree con cui lavoriamo, ma sarà il governo a darci la certezza. Abbiamo bisogno che validi i nostri protocolli di sicurezza, che faccia chiarezza anche sulle responsabilità sanitarie di noi operatori”. E continua “Abbiamo già prenotazioni per il 40/50% in tutte le strutture italiane, e contiamo di riempirle al 75%. Stiamo lavorando per garantire le distanze ampliando lo spazio tra gli ombrelloni in spiaggia e ripensando tutta la ristorazione: è quasi certo che non ci saranno buffet e che saranno sostituiti da punti snack per il pranzo e da cene sempre servite al tavolo nei ristoranti aperti in base a dei turni”.
Vacanze in città e alle terme
Tra le mete per le vacanze estive italiane ci sono ovviamente anche le bellissime città del nostro paese. Sono rimasti aperti, o comunque riapriranno a metà maggio, tantissimi hotel di città tra cui le catene come Accor, il Best Western CTC Verona o Best Western TowerBologna e a Roma gli hotel di Bettoja. Anche le terme si preparano per la riapertura. QC Terme, che auspica ad una riapertura graduale dei diversi hotel a partire dal 18 maggio, ha messo a punto QC Care un protocollo che viene spiegato da Alberto Arrighi, direttore comunicazione di QC Terme. “Anzitutto, al loro arrivo in hotel, misureremo la temperatura agli ospiti e faremo test sierologici veloci che danno risultati in 10-15 minuti. Per ogni struttura sarà prenotabile un numero di camere tale da garantire che il centro benessere non sia affollato”.
Per quanto riguarda la spa “accederanno su prenotazione e con ingressi contingentati solo gli ospiti degli alberghi. Le piscine sono già disinfettate dal cloro attraverso macchinari che calcolano in tempo reale la carica batterica, l’aria è purificata grazie a un sistema che garantisce un ricambio di 3/8 volte superiore rispetto ai limiti di legge. A seconda della grandezza degli spazi è previsto un numero massimo di persone, anche in aree come saune e bagni turchi dove comunque il Covid-19 non sopravvive dato che le temperature superano i 70 gradi. Con tutte queste misure questo potremmo evitare di chiedere agli ospiti di usare le mascherine in spa. Indosseranno invece sempre le mascherine gli operatori per i massaggi, ma i trattamenti i non toccheranno il viso e sono sospesi quelli di coppia”.
Giulia Bueloni
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