Vitamina D e Coronavirus
Uno studio, condotto da Giancarlo Isaia, docente di geriatria e presidente dell’Accademia di Medicina di Torino e da Enzo Medico, ordinario di Istologia, ha evidenziato che una buona percentuale di italiani affetta da Covid-19 presenta un notevole deficit vitaminico. In realtà lo studio ha evidenziato una carenza di vitamina D in una vasta fetta della popolazione, senza distinzione di età e sesso.
Dunque avere i livelli ottimali di vitamina D, potrebbe aiutare proprio a ridurre i fattori di rischio in questa pandemia, ma anche in tutti i casi di polmonite interstiziale. La D è una vitamina strategica per rafforzare in modo naturale il nostro sistema immunitario, capace di regolare le nostre difese immunitarie e proteggerci dalle aggressioni virali.
Il parere dei medici
Il professor Giancarlo Isaia spiega: “Possiamo affermare che i livelli ottimali di vitamina D permettono di rispondere meglio all’attacco dei virus che colpiscono le vie respiratorie grazie al ruolo attivo della Vitamina D sulla modulazione del sistema immune e sulla riduzione del rischio di infezioni respiratorie di origine virale. Inoltre, i dati preliminari raccolti in questi giorni a Torino, ci indicano che i pazienti ricoverati per polmonite presentano Ipovitaminosi D. Una suggestione che ci fa pensare al ruolo attivo di questa vitamina anche nella gestione del Covid-19. La sua assunzione è molto importante per aumentare le aspettative di vita delle persone anziane già affette da patologie croniche”.
Come sviluppare la vitamina D
La fonte principale (circa il 75-80 per cento) è il sole. Dunque bisogna caricarci di vitamina D tra la primavera e l’estate, quando la pelle la sintetizza in grandi quantità. Poi ci sono gli alimenti ricchi di vitamina D che appartengono a tre categorie, latticini, formaggi e tuorlo d’uovo. Poi alcune specie di pesci (salmone, spada, tonno, sgombro). Infine, l’avocado e le bevande vegetali fortificate, dal latte di mandorla a quello di soia.
Considerando il sole come la fonte più importante della vitamina D, con il passare degli anni e con la vita sedentaria, la sua presenza nel nostro organismo tende a diminuire. In particolare, ci sono due fattori che rischiano di comprometterla. Il poco tempo trascorso all’aria aperta e la massa adiposa che ne blocca la formazione. Ecco perché è necessario assumere la giusta dose di vitamina D anche attraverso gli alimenti sopra citati.
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