Con l’avvicinarsi dell’estate vi è venuta un po’ di malinconia e avete riguardato le foto delle vostre vacanze passate? Non siete soli. Per quest’anno dobbiamo dire addio a viaggi per mete esotiche e voli internazionali. La situazione coronavirus non sappiamo ancora quanto durerà, ma per una questione di sicurezza e di buonsenso dovremo rinunciare ai nostri piani per la stagione estiva. Ma come si dice, dopo la tempesta torna sempre il sole. E intanto possiamo abbandonarci ai ricordi, per sentirci un po’ meglio. Con questo spirito un giornalista irlandese ha lanciato su Twitter l’hashtag #WhenWetravelAgain che è l’iniziativa per viaggiare da casa. Un’iniziativa social che ha spinto migliaia di utenti a postare foto scattate in viaggi passati, esprimere i propri desideri per destinazione future, raccontare cosa rappresenta per loro. Un modo di evadere, anche solo con la mente, da una realtà troppo stringente.
L’idea
Pól Ó Conghaile, un editor di viaggi che lavora per il quotidiano Irish Independent, è l’ideatore dell’hashtag. il reporter ha immaginato una specie di riflessione collettiva in digitale, sulle mete che vorremmo visitare per prime, una volta recuperata la libertà, e sul significato intimo di viaggiare. “Trovo molto difficile osservare la natura da uno schermo e sono sovraccarico, come tutti, dalla mole di notizie sul coronavirus” ha spiegato a Lonely Planet. “Così un giorno ho fatto una passeggiata per schiarirmi le idee e ho iniziato a pensare a dove vorrei andare quando tutto sarà finito. Mi ha fatto sentire bene, e così ho deciso di condividere l’idea”.
L’iniziativa ha avuto subito grande successo. Ognuno ha voluto parlare della meta dei propri sogni, dei paesi già visti e delle esperienze vissute attraverso gli scatti fotografici. Tutto è iniziato quando Ó Conghaile ha postato il 30 marzo scorso, primo di questa lunga catena digitale, l’immagine di un surfer su una spiaggia deserta di Dunfanaghy, un piccolo centro della costa settentrionale del Donegal, meta turistica sull’Atlantico settentrionale. Dice di aver scelto questa immagine per il suo forte significato di libertà. Quella libertà che oggi ci manca ma che torneremo ad avere in futuro. La risposta al suo tweet e all’operazione è stata enorme e così, ogni giorno alle 8 di sera, il reporter sceglie la sua preferita del giorno e la rilancia. Continuando ad alimentare questa traversata collettiva fra ricordi e desideri, frustrazioni e ambizioni per i prossimi mesi.
Dalle mete più esotiche a quelle che non ti aspetti
Basta scorrere i contenuti pubblicati su Twitter sotto quell’hashtag per godere di un incredibile giro del mondo non solo fra le destinazioni dei sogni delle persone, spesso meno esotiche di quanto si pensi, ma anche nelle loro menti e nei loro pensieri. C’è chi vorrebbe farsi una birra di fronte al selciato del gigante, un affioramento roccioso molto particolare in Irlanda del Nord, a pochi chilometri da Bushmills, composto da 40mila colonne basaltiche di origine vulcanica e intorno al quale ruotano storie e leggende. Oppure chi condivide vecchie foto di viaggio, dai bambini indiani agli avvolgenti tramonti dai rooftop di Hong Kong. Ciascuno posta la sua foto, spesso con una frase, un verso, un pensiero o una citazione che rafforzano e spiegano le ragioni di quella scelta, cercando di lenire la nostalgia per una dimensione evidentemente centrale per la nostra vita.
Chi non smette di sognare le camminate nel Connemara, l’aspra e meravigliosa regione nella contea di Galway, in Irlanda, chi invita i viaggiatori (per ora solo social) in Puglia, a Martina Franca, e chi dice che vorrebbe tornare presto a Roma, Venezia, Bologna e Ravenna. Spazio ovviamente anche per contenuti più leggeri, come chi sogna – più prosaicamente – una paella in Andalucia o chi rimarrebbe soddisfatto semplicemente di farsi una bella nuotata vicino casa o nel suo posto segreto del cuore. Ancora, molti utenti pubblicano foto di animali selvatici dal Sudafrica, skyline di metropoli in giro per il mondo, tramonti dal deserto nei pressi di Dubai, suggestive immagini scattate nel corso di un volo aereo, i ponti di New York e mille altre sfumature del viaggio.
Le parole di O Conghaile
“Sono state pubblicate centinaia di foto, dall’Opena House di Sydney ai caffè parigini o i fari della Wild Atlantic Way fino alle spiagge sabbiose dell’Algarve”, in Portogallo, spiega il giornalista. “Senz’altro è triste non poterli visitare oggi, ma ricordarli e osservarli è anche estremamente ispirante”. Cosa sta uscendo da questa seduta di condivisione sulla piattaforma statunitense? Secondo l’inventore dell’hashtag il tema forte è ovviamente la mancanza generalizzata del viaggio. “Il mondo si è ristretto in modo velocissimo – spiega ancora – anche se ci sono pure altri spunti. Il mare e gli oceani sono estremamente presenti, e credo dipenda dal fatto che la loro placidità sia un sollievo in questa fase. Non mancano grandi momenti come i safari ma anche quelli più piccoli, come le camminate nei pressi di casa. Non c’è un solo modo di viaggiare”.
Ancora poche settimane fa, per una manciata di euro, si poteva decollare per quasi qualsiasi posto in Europa. “Adesso è impossibile – chiude Ó Conghaile – e dobbiamo ritrovare il nostro equilibrio”. Per quanto lo riguarda, vorrebbe visitare i paesi sull’oceano indiano anche se intende prima completare la sua meta preferita: l’Irlanda. “Adesso siamo costretti a terra ma trovo ogni giorno nuove ispirazioni per viaggi futuri grazie alle fantastiche immagini condivise con #WhenWeTravelAgain”.
Leave A Reply